Assenti dai programmi della Commissione europea le norme relative al benessere degli animali da allevamento, mentre l’Eurobarometro conferma il sostegno del 94% degli europei. Si va verso un’azione legale da parte dei membri del Comitato cittadino
Dalle galline ovaiole ai conigli, dalle scrofe ai vitelli alle anatre, nell’Unione Europea sono circa 300 milioni gli animali che annualmente vengono allevati in gabbie, recinti o box e destinati al consumo umano. Per chiedere la fine dell’uso di qualsiasi tipo di gabbia, nel 2018 sette cittadine e cittadini europei (provenienti da Francia, Grecia, Germania, Italia, Polonia, Paesi Bassi e Repubblica Ceca) hanno promosso l’Iniziativa dei cittadini europei (Ice), denominata “End the Cage Age” e supportata da Compassion in World Farming (Ciwf), che con il sostegno di oltre 170 associazioni (di cui 22 italiane), ha raccolto oltre 1,4 milioni di firme in tutta Europa. Risultato che ha portato alla promessa, da parte della Commissione europea, di presentare entro la fine del 2023 una proposta legislativa che eliminasse gradualmente le gabbie entro il 2027.
Promessa che è stata tuttavia disattesa. Nel programma di lavoro per il 2024, presentato dal Parlamento europeo il 17 ottobre, risultano infatti assenti le norme relative alle condizioni di vita degli animali da allevamento. Così come manca l’aggiornamento delle normative in relazione al benessere degli animali allevati, promesso nel 2020 nell’ambito della strategia “Farm to Fork” (Dal produttore al consumatore) e del Green Deal. Una decisione che va contro l’opinione della maggioranza degli europei, come evidenziato dal sondaggio Eurobarometro, condotto dall’Unione Europea dal 2 al 26 marzo di quest’anno e basato sulle risposte di oltre 26 mila interviste condotte in tutti i paesi membri. Durante queste interviste, l’89% degli europei e il 91% degli italiani si è detto favorevole al divieto dell’allevamento di animali in gabbie singole. L’84% dei cittadini europei, insieme all’88% di quelli italiani ha poi dichiarato di desiderare che il benessere degli animali allevati a scopo alimentare venga maggiormente tutelato. Dal sondaggio emerge anche che il 94% degli europei e il 93% degli italiani ritiene sia necessario fornire agli animali un ambiente di vita adeguato alle loro esigenze, mentre l’89% degli europei e il 91% degli italiani dichiara che l’Ue dovrebbe porre fine alle mutilazioni.
“Nonostante la Commissione abbia preso un impegno formale di fronte agli 1,4 milioni di cittadini e cittadine che hanno sostenuto la Ice ‘End the Cage Age’, la Presidente von Der Leyen sembra prestare ascolto alle grandi lobby agricole piuttosto che rispettare la volontà di milioni di cittadine e cittadini europei – hanno dichiarato le associazioni italiane che sostengono End the Cage Age – Abbiamo motivo di credere che la storica proposta di divieto delle gabbie sia già pronta e ulteriori ritardi non sono giustificabili. La Commissione deve tenere fede al suo impegno con i cittadini dell’Ue, ora”.
A fronte di quanto accaduto, i sette membri del Comitato cittadino promotore dell’iniziativa “End the Cage Age” hanno dichiarato che muoveranno i primi passi verso un’azione legale.