Con l’arrivo della primavera, il cielo potrebbe regalarci uno spettacolo mozzafiato: aurore boreali più intense e visibili del solito. L’equinozio di primavera del 20 marzo 2025 non segna solo il cambio di stagione, ma è anche un momento speciale per l’attività geomagnetica terrestre. Questo significa una cosa sola: se siete nelle zone giuste, potreste ammirare danze di luce spettacolari nei cieli notturni.
Perché l’equinozio influenza le aurore boreali?
Il segreto di questa connessione è legato all’Effetto Russell-McPherron, un fenomeno scoperto negli anni ’70 che dimostra come, nei periodi equinoziali, l’interazione tra il campo magnetico terrestre e il vento solare diventi più intensa.
Durante gli equinozi, la posizione dell’asse terrestre e l’orientamento del campo magnetico creano delle aperture nella magnetosfera, consentendo a un numero maggiore di particelle solari di entrare e interagire con la nostra atmosfera. Il risultato? Aurore polari più frequenti e spettacolari, visibili soprattutto nelle regioni settentrionali.
Storicamente, marzo è uno dei mesi con la maggiore attività geomagnetica, quindi è il momento ideale per avvistare le aurore boreali. Sebbene siano più comuni vicino ai poli, in presenza di una forte tempesta geomagnetica possono essere visibili anche a latitudini più basse del solito.
Quindi, se siete nel nord Europa o in Nord America, tenete d’occhio il cielo nelle notti vicine all’equinozio: la primavera potrebbe iniziare con una sorpresa luminosa! E dato che durante l’equinozio di primavera l’attività geomagnetica è solitamente più intensa, se le condizioni sono favorevoli potrebbero verificarsi aurore visibili anche nelle regioni d’Italia più settentrionali, come Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige o Friuli-Venezia Giulia.
Foto: Kikapress
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