Un video sconvolgente ha fatto il giro del web, scatenando indignazione e proteste da parte dell’opinione pubblica. Le immagini mostrano un gatto legato con una corda a una ringhiera nel quartiere Monte Mario, a Roma. L’animale, già detenuto in condizioni precarie e pericolose, viene afferrato brutalmente e lanciato in aria dal suo proprietario. Il gesto, documentato in modo inequivocabile, risale all’11 maggio ed è stato segnalato alle autorità. La Polizia Locale di Roma Capitale è prontamente intervenuta e ha provveduto al sequestro del gatto. Tuttavia, pochi giorni dopo, il Pubblico Ministero ha disposto il dissequestro dell’animale, ritenendo la misura non necessaria per l’indagine in corso.
Proteste e richieste per la tutela dell’animale
La decisione del dissequestro ha sollevato critiche da parte di diverse realtà impegnate nella difesa degli animali. In prima linea l’associazione Lndc Animal Protection e la garante per la Tutela degli Animali del Comune di Roma, Patrizia Prestipino. Entrambe hanno espresso profondo dissenso per la gestione del caso, definendola troppo superficiale. Secondo la Lndc, non si tratta solo di una detenzione incompatibile con la natura dell’animale, ma di veri e propri maltrattamenti. Le due figure hanno quindi richiesto formalmente un nuovo sequestro preventivo del gatto, per tutelarlo da eventuali future violenze e garantire che venga accolto in un ambiente sicuro e rispettoso.
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