Roma, 8 set. (askanews) – “I Giochi del Mediterraneo 2026 avrebbero dovuto rappresentare un volano di sviluppo per Taranto e per l’intero territorio ionico, con ricadute positive sulla mobilità (stradale, ferroviaria e aeroportuale), sulla rigenerazione urbana e sull’economia locale. Oggi, invece, ci troviamo di fronte a ritardi clamorosi, scelte organizzative improvvisate, assenza di infrastrutture extra-sportive: un’altra occasione persa per costruire un’eredità duratura per la città”. Lo afferma in un comunicato stampa il senatore Mario Turco, vicepresidente del MoVimento 5 Stelle, nonché Coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa.
“Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano (8 settembre 2025), a meno di un anno dall’inizio della manifestazione soltanto 4 cantieri su 40 risultano completati, mentre la gran parte delle opere procede con avanzamenti tra il 15% e il 40%. Una situazione che ha spinto lo stesso Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo (CIGM) a denunciare pubblicamente il mancato rispetto degli impegni, i ritardi negli appalti e l’incertezza sul rispetto delle scadenze. Inoltre, la rinuncia alla realizzazione del villaggio olimpico, sostituito da due navi da crociera con un costo stimato tra i 25 e i 50 milioni di euro, rappresenta un vero fallimento politico e organizzativo”, aggiunge.
“Quel villaggio, promesso da anni, avrebbe potuto essere riconvertito in studentato per i 7.000-10.000 studenti universitari tarantini, rispondendo a un’esigenza sociale concreta e da tempo inevasa. La verità è che ciò che doveva essere un momento di riscatto si sta trasformando in un boomerang: mancano infrastrutture, manca la visione, manca l’eredità strutturale. Rimane solo l’improvvisazione e il rischio concreto che i Giochi passino senza lasciare nulla al territorio, se non debiti, costi per il futuro e occasioni perdute”, prosegue.
“Il governo Meloni e il ministro dello Sport, Abodi, il ministro delle Infrastrutture, Salvini, e il ministro del Sud e della Coesione, Foti, hanno tradito Taranto: invece di pianificare e investire sul futuro, hanno scelto la scorciatoia delle soluzioni temporanee e costose. È tempo che le istituzioni rendano conto ai cittadini, alle imprese locali ed ai giovani di questa città”, conclude.