Gli Oscar della domenica sportiva: il pesista Fabbri, Leclerc, Giulio Ciccone e le ragazze del nuoto

Domenica ricca di sorprese ed emozioni, giusto coronamento di una settimana sportiva azzurra sotto i riflettori internazionali. E’ un buon momento per lo sport italiano, in testa il tennis e la notorietà di Jannik Sinner, “lo sportivo più popolare d’Italia”, come ha certificato in settimana il sondaggio della multinazionale IPSOS. Ma non solo tennis, per fortuna. Va fortissimo la pallavolo maschile e femminile (due finali Nations League in sette giorni). È una potenza l’Italia negli sport acquatici, in vasca e nelle acque libere con l’eterno Paltrinieri. E domenica Benedetta Pilato ha centrato il quinto podio mondiale. Sta crescendo una nuova generazione di ciclisti (accanto ai veterani), di tennisti, di magnifici interpreti della nuova atletica leggera. E “da applausi è stato il primo passo del basket azzurro” (Gazzetta dixit) impegnato nella “Trentino Cup” sotto la guida creativa di Giammarco Pozzecco, un passato da play, tutto estro e fantasia. Domenica sera battuto anche il Senegal (80-56), mattatore Momo Diouf (mvp del torneo). Ma vediamo gli Oscar.

Chiara Pellacani tris, fa i tuffi di gioia

Tre medaglie ai Mondiali di Singapore. La tuffatrice romana,22 anni, studentessa di Psicologia a Miami, ha centrato tre allori: oro nel trampolino 1m, argento nel sincro 3m misto e bronzo nel trampolino da 3 metri. Come la leggendaria Tania Cagnotto dieci anni fa a Kazan. Chiara ha riscattato la delusione dello scorso anno alle Olimpiadi, un quarto posto mal digerito. Ha lavorato sodo e ce l’ha fatta. Campionessa di talento e volontà. Un esempio.

Il gigante Fabbri sul tetto del mondo

Il fiorentino Leo Fabbri, 28 anni, nel getto del peso ha ottenuto la miglior prestazione stagionale al mondo con 22,82 metri al penultimo lancio. È stato il gigante toscano ( alto 2 metri, 125 kg) la star degli assoluti di atletica a Caorle. Ma da segnalare anche l’ottavo titolo nel lungo di Larissa Japichino e il tricolore ottenuto da Mattia Furlani nel lungo con un 8,26 con cui l’azzurro si candida ad un ruolo di protagonista nel prossimo mondiale di Tokyo. Gimbo si è fermato a 2,12 ma Tamberi era alla seconda uscita stagionale e non si era preparato al meglio delle sue possibilità. Nadia Battocletti si è confermata regina dei 5.000 e 1.500.

Sara prima azzurra nella finale dei 100 nuoto

Sara Curtis, 18 anni (padre italiano, mamma nigeriana  ha stupito tutti a Singapore nella finale dei 100 metri. E’ stata la finalista più giovane della storia del nuoto. Ha un primato di 53”01 nei 100. La giovane Italia del nuoto continua a sfornare talenti come Benedetta Pilato e Anita Bottazzo.

Ciccone, un ritorno da re a San Sebastiano

Capolavoro di Giulio Ciccone, alfiere della Lidl-Trek; un ciclista con un palmares importante ( 3 tappe al Giro d’Italia, 2 giorni in giallo al Tour de France, secondo quest’anno alla Liegi). A San Sebastiano, prova basca di grande prestigio, Giulio ha fatto un capolavoro. L’Italia non vinceva da 18 anni la classica spagnola. Ha detto: “È bellissimo imporsi qui, è una delle mie gare preferite. Ho passato un brutto momento e non pensavo di vincere subito”. Ora sotto con la Vuelta.

Leclerc, eroe senza cavallino

Al GP di Ungheria Carletto ha conquistato un’altra pole ma è crollato nel GP per colpa di una Ferrari ancora colpita dai guai ( danno al telaio). Leclerc nel weekend aveva dato il massimo, ma con una Ferrari così non vincerebbe nemmeno Schumacher. A Budapest il Cavallino lo ha tradito e il monegasco, frustrato, è arrivato solo quarto. Ora è quinto nella classifica piloti dominata dai piloti McLaren: Piastri (284), Norris (275). Terzo Verstappen (187), quarto Russell (172). Carletto (151) comunque davanti a Hamilton (109).

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