Il caso di Anguillara Veneta, il paesino “capitale” del gioco d’azzardo online: ma c’è qualcosa che non torna

Anguillara Veneta, un piccolo comune padovano sulle rive dell’Adige con poco più di 4.000 abitanti, si è ritrovato improvvisamente sotto i riflettori per un motivo insolito. Secondo il report “Non così piccoli. L’azzardo online nei piccoli comuni italiani” stilato da CGIL, Federconsumatori e Fondazione Isscon, Anguillara Veneta risulterebbe essere il comune italiano con la maggiore incidenza pro capite di scommesse online. Un dato sorprendente e che ha scatenato forti dubbi e interrogativi tra i residenti.

Il report sul gioco online

Il dossier ha preso in esame 3.232 comuni italiani con una popolazione compresa tra i 2.000 e i 9.999 abitanti, rappresentanti un quarto della popolazione nazionale e il 41% dei comuni italiani. Da questa analisi emerge che il Veneto, in generale, è la regione che spende meno nel gioco d’azzardo online. Padova, ad esempio, nel 2023 ha registrato una spesa media annua pro capite di 960 euro, una cifra molto inferiore rispetto a città del Sud come Messina e Palermo, dove la media supera i 3.200 euro pro capite. Tuttavia, Anguillara Veneta si distingue nettamente da questo trend regionale.

Un’anomalia nei dati

Nel piccolo comune di Anguillara Veneta, il report segnala un incremento vertiginoso delle scommesse online nel 2023, con un totale di 40 milioni di euro giocati. Questo porta la media pro capite a ben 13.073 euro per abitante, una cifra che equivale a 1.100 euro al mese, quasi 14 volte superiore alla media provinciale. Questi dati hanno suscitato grande perplessità tra gli abitanti e le autorità locali, che hanno subito espresso dubbi sulla veridicità delle informazioni.

polizia postale al lavoro
Il caso di Anguillara Veneta, il paesino “capitale” del gioco d’azzardo online: ma c’è qualcosa che non torna (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Le ipotesi della sindaca: frode o errore?

La sindaca di Anguillara Veneta, Alessandra Buoso, ha espresso forti dubbi sulla possibilità che i residenti del comune possano avere una disponibilità economica tale da sostenere cifre così elevate nelle scommesse online. La sindaca ha ipotizzato che dietro questi dati potrebbe esserci un errore tecnico o, peggio, una frode. Una delle spiegazioni più probabili riguarda l’utilizzo di VPN o reti private, che potrebbero far apparire le scommesse come se fossero effettuate da Anguillara, anche se in realtà gli utenti si trovano altrove. Inoltre, potrebbe trattarsi di un account di gioco ceduto illegalmente a terzi per facilitare il riciclaggio di denaro.

L’indagine della polizia postale

Di fronte a questa situazione, la sindaca Buoso ha deciso di coinvolgere la polizia postale per fare chiarezza e capire se i dati siano il risultato di un errore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli o di un attacco informatico. La prima cittadina ha inoltre auspicato che la procura indaghi a fondo per tutelare la reputazione del comune, che rischia di essere danneggiata da queste informazioni.

La reazione dei cittadini

Nel frattempo, gli abitanti di Anguillara Veneta non nascondono la loro sorpresa e iniziano a interrogarsi su cosa stia realmente accadendo nel loro comune. Alcuni, come Beppe del bar in piazza, ammettono che le scommesse online, soprattutto tra i giovani, siano piuttosto diffuse. Tuttavia, nessuno sembra credere che le cifre riportate dal dossier siano realistiche. Anche i giovani del posto, come Manuel, 20 anni, confermano che molti si dedicano alle scommesse, ma ritengono che il dato di 40 milioni di euro all’anno sia assolutamente fuori misura.

 

L’articolo Il caso di Anguillara Veneta, il paesino “capitale” del gioco d’azzardo online: ma c’è qualcosa che non torna proviene da Blitz Quotidiano.