Il caso Joker: Folie à Deux spiegato bene

Sin dal suo annuncio, Joker: Folie à Deux ha creato numerose polemiche, sia dagli estimatori del primo capitolo sia da chi lo aveva disprezzato. Joker, diretto da Todd Philips, era un film su cui nemmeno Warner Bros. Pictures puntava più di tanto (considerando il misero budget rispetto ad altri cinecomic), ma ha sconvolto il mondo con il suo successo straordinario, non considerando la vittoria del Leone d’Oro alla 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e a due Premi Oscar. La pellicola mise, quindi, d’accordo pubblico e critica. Era perfetto così per com’era, ma il pubblico ne voleva ancora e, probabilmente, anche Warner Bros. era interessata a replicare gli incassi. Era diventato necessario un sequel.

Il lungometraggio viene presentato alla Mostra del Cinema di quest’anno. Con essa, però, arrivano anche le prime recensioni negative, che inevitabilmente danneggeranno il risultato del film al box office. Il film esce il 2 Ottobre 2024 in tutti i cinema e da quel giorno, iniziano ad essere rivelati problemi di produzione di ogni tipo. In questo articolo, quindi, ricapitoleremo e spiegheremo tutto quello che è successo in queste settimane: dal flop al box office ai retroscena sulla produzione, considerando anche alcune voci di corridoio non ancora confermate.

Il flop al box office

Lady Gaga e Joaquin Phoenix in Joker: Folìe à Deux
Lady Gaga e Joaquin Phoenix in Joker: Folìe à Deux, fonte: Warner Bros. Pictures

Stando ai dati del 7 ottobre, nel primo weekend Joker: Folie à Deux ha incassato quasi 40 milioni di dollari in Nordamerica e 77 milioni nel resto del mondo, per un totale di 116 milioni. Considerando il budget di quasi 200 milioni, il film dovrebbe raggiungere almeno 450 milioni per considerarsi un successo. Per fare un confronto, il primo Joker ne ottenne 39 milioni solo nel primo giorno di distribuzione. Inoltre, il dato di Folie à Deux è addirittura inferiore all’esordio di Morbius. Prendendo in considerazione anche le recensioni negative che stanno allontanando il pubblico, siamo di fronte ad un disastroso flop economico. Ma quali sono le cause?

Una delle principali va sicuramente rintracciata nel genere con cui è stato messo in scena questo sequel. Infatti, quando, a giugno 2022, venne annunciata Lady Gaga come Harley Queen e che il lungometraggio sarebbe stato un musical, molti fan del primo rimasero spiazzati di fronte ad una notizia così stravagante. Purtroppo, con gli anni, il musical è diventato sempre più un genere di nicchia, con pochi estimatori e molti detrattori. E proprio per questo motivo, Warner ha puntato tutto su trailer con pochissime sequenze musicali, ma molte scene cariche di tensione, replicando la stessa tecnica di marketing utilizzata per Wonka.

Se, come potete leggere nella nostra recensione, qualcuno ha approvato l’ambiziosità e il coraggio del lungometraggio, ritenendolo un grande dramma psicologico, sia i giornalisti che gli spettatori (occasionali e non) lo hanno completamente demolito, criticando la scelta delle sequenze musicali, la caratterizzazione dei personaggi, ritenuta debole, e la trama. Il verdetto alla fine è stato chiaro: Un film assolutamente non necessario.

Todd Philips VS DC

Joker: Folie à Deux
Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) in una scena di Joker: Folie à Deux, fonte: Warner Bros. Entertainment Italia

Il film entrò in produzione a dicembre 2022, esattamente due mesi dopo l’arrivo di James Gunn e Peter Safran come direttori dei DC Studios. Molti si sarebbero aspettati che il duo avrebbe collaborato nella realizzazione del film, offrendo a Todd Philips consigli e appunti, considerando anche il sostanzioso budget (quasi 200 milioni). Purtroppo, così non è stato. Infatti, in un’intervista con un reporter di Collider, quando venne chiesto a Philips se, con l’arrivo di Gunn e Safran, il processo produttivo subì un qualche tipo di cambiamento, o se i due proposero qualche idea, il regista rispose: “Con tutto il rispetto per loro, questo è un film di Warner Bros.“. Philips, quindi, si rifiutò di lavorare con i capi della DC e collaborò solo con i due presidenti e CEO di Warner Bros. Pictures Michael De Luca e Pamela Abdy.

Come riportato da Variety, un agente a stretto contatto con il regista avrebbe dichiarato che Philips “non voleva avere nulla a che fare con la DC“, durante la realizzazione del film. Nonostante il supporto pubblico sui social media di James Gunn, Philips si sarebbe totalmente distaccato dalla DC, tant’è che il logo DC Studios non è presente all’inizio del film. A confermare questa teoria sarebbe anche l’assenza di Gunn e Safran alla premiere americana, ma a spegnere ogni tensione è un portavoce della DC con cui Variety ha dialogato, che afferma: “Gunn era impegnato in Atlanta, per girare la seconda stagione di Peacemaker, mentre Safran si era ammalato“. Tuttavia Philips si è categoricamente rifiutato di commentare questa storia.

Todd Philips VS Warner Bros.

Todd Philips Joaquin Phoenix Lady Gaga
Todd Philips, il regista di Joker: Folie à Deux, insieme a Lady Gaga e Joaquin Phoenix a Venezia, fonte: Vianney Le Caer/Invision/AP

Sempre riportato da Variety, tra Todd Philips e Warner Bros. ci sarebbero stati parecchi scontri ideologici durante la produzione del film. Secondo degli insiders, tra le intenzioni di Warner non c’era quella di presentare la pellicola alla Mostra del Cinema di Venezia (probabilmente per evitare che recensioni negative spaventassero il pubblico) ma Philips avrebbe insistito, sperando, forse, di replicare la vittoria del Leone d’Oro di cinque anni fa. Nonostante ciò, un testimone di Warner avrebbe dichiarato che lo studio “ha supportato totalmente la decisione di portare il film a Venezia“.

Inoltre, Philips si sarebbe rifiutato di realizzare test screening per il film, per evitare la diffusione di dettagli sulla trama. I test screening sono proiezioni esclusive realizzate prima dell’uscita del lungometraggio che permettono, in base alle reazioni del pubblico selezionato, di capire quali elementi funzionano e quali andrebbero modificati. Una simile manovra avrebbe sicuramente aiutato il film permettendo, eventualmente, di eseguire dei reshoot (riprese aggiuntive). Tuttavia, impedendo questo espediente, i primi pareri sono arrivati solo alla Mostra di Venezia, troppo tardi per correre ai ripari. Purtroppo, la pellicola ha in seguito ricevuto una D su CinemaScore (che è il penultimo grado più basso) e una percentuale di gradimento del 33% su Rotten Tomatoes, con una valutazione di 4.90 su 10.

Infine, stando ad una fonte di Variety, sembrerebbe che lo studio volesse girare il lungometraggio a Londra, dove i costi sarebbero diminuiti del 20%, ma Philips avrebbe spinto per girare a Los Angeles, lasciando intatto il budget. Sulla questione, il portavoce di Warner che ha dialogato con Variety ha dichiarato: “Lo studio ha appoggiato la decisione del regista dii girare a Los Angles”.

La risposta di Warner Bros.

Una scena di Joker
Una scena di Joker, fonte: Warner Bros. Italia

Non si è fatta attendere la risposta di Warner Bros. Pictures al recente flop di Joker: Folie à Deux. Infatti, in un’intervista con Wall Street Journal, Jeff Goldstein, il presidente della distribuzione nazionale della multinazionale, ha detto la sua sull’insuccesso del film, affermando che la causa dipendeva dal pubblico stesso, probabilmente quello maschile, che non si è immedesimato con la storia di Harley:

Il film non è partito nel modo che avremmo sperato. Era stato inizialmente concepito come un approfondimento ancora più incisivo sulla malattia mentale. Se il primo Joker toccava corde più vicine a quelle di un pubblico maschile, una parte di questo pubblico non è riuscito a collegarsi con il personaggio di Lady Gaga.

Attraverso un’indagine realizzata da Deadline, infatti, possiamo notare come in questi primi giorni, il pubblico prevalente di Joker: Folie à Deux sia stato per il 60% maschile, con il 41% sopra i 25 anni, mentre il 19% inferiore, e per il 40% femminile, con il 24% sopra i 25 anni ed il 16% sotto. Inoltre, il 43% del pubblico è andato a vedere il film principalmente per Joaquin Phoenix, mentre il 39% per Lady Gaga.

Philips’ Cut?

Joker: Folie à Deux
I due protagonisti di Joker 2 a passo di danza – fonte: Warner Bros. Discovery

In seguito alla visione di questo Joker 2, molti spettatori hanno notato la mancanza di alcune scene, ritenute importanti, presenti nei trailer e nei poster, ma che nel film non compaiono (come l’immagine sopra). Si è, quindi, iniziato a pensare che il film sia stato sopposto ad un severo montaggio per sopperire alla mancanza dei test screening di cui sopra, perdendo intere sequenze che avrebbero potuto aumentare la qualità del film. E proprio per questo motivo, sul web molti fan stanno iniziando a richiedere a gran voce il rilascio di un possibile Philips’ Cut, cavalcando l’onda del successo della Snyder’s Cut. Purtroppo, però, come confermato da Deadline, ad avere l’ultima parola sul montaggio finale è stato proprio Todd Philips e non Warner Bros. Pictures.

Un altro esempio di scena cancellata è il video divenuto virale (che potete vedere sotto) in cui Lady Gaga bacia una donna, di fronte al tribunale. A spiegarci il motivo per cui questa scena è stata rimossa è proprio Todd Philips, che, intervistato da Entertainment Weekly, ha dichiarato:

Quella scena aveva dei dialoghi, ma all’improvviso, volevo che quel momento fosse solo musica e vibes. Quella scena per essere aggiunta in montaggio necessitava anche i dialoghi, che però non volevo. La signora aveva qualche battuta e poi Gaga si fermava e la baciava, ma tutto questo finiva per interrompere l’intensità del momento.

Teorie del web

Un frame di Joker 2
Un frame di Joker: Folie a Deux – © Warner Bros.

Concludiamo questo lungo recap con una serie di bizzarre e stravaganti teorie nate sul web proprio in questi giorni, non confermate o confermabili in alcun modo. Una tra tutte è proprio quella che Todd Philips avrebbe reso volontariamente “brutto” Joker: Folie à Deux, per due specifiche motivazioni. Secondo la prima teoria, il motivo principale sarebbe quello di deludere le aspettative dei fan di Joker, infastidendoli e realizzando un sequel che distrugge completamente la fantasia legata al primo capitolo.

La seconda teoria, invece, afferma che Philips abbia realizzato il sequel volutamente “brutto” come segno di protesta. Infatti, secondo alcune fonti che non siamo riusciti a verificare pienamente, il regista sarebbe stato obbligato da Warner Bros. Pictures a girare questo lungometraggio, nonostante Philips stesso non volesse continuare la storia (già conclusa) di Arthur Fleck. E per questo motivo, avrebbe costretto lo studio a pagare quasi 200 milioni di dollari in budget e ad accettare ogni sua richiesta, inserendo sequenze musicali ed eliminando tutto quello che i fan volevano.

Infine la teoria più folle di tutte e quella più stravagante. È tornato virale proprio in questi giorni il video della standing ovation alla premiere di Venezia. Il motivo? Pare che Joaquin Phoenix abbia detto a Lady Gaga che il film è orribile. Molte persone analizzando il labiale dietro lo scambio di parole tra l’attore e la cantante avrebbero notato Phoenix dire: “È orribile. Asssolutamente. Il finale poteva essere diverso“. Il problema? L’attore si volta quasi immediatamente ed è pressoché impossibile vederlo in volto mentre parla, tuttavia in tantissimi affermano che il labiale sia esattamente quello appena riportato.

@lttrboxd Unbelievable Joker 2 cast couldnt even stand it #joker2 #ladygaga #jokerfolieadeux ♬ Balloon Theory by Tommy Newport – lettrboxd

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