Hayat Fatimi è stata uccisa a Fogga a coltellate dall’ex compagno Tariq El Mefedel. Il femminicidio della donna di 46 anni originaria del Marocco, stando a quello che stanno scoprendo gli inquirenti dopo l’arresto dell’uomo, era stato annunciato. Tariq El Mefedel, l’ex compagno coetaneo della donna, sarebbe dovuto essere in carcere. Era destinatario di un divieto di avvicinamento alla donna con braccialetto elettronico, che però non gli era stato applicato per motivi tecnici. Nel luglio scorso era stato emesso a suo carico anche un provvedimento di arresto in carcere, non eseguito perché l’uomo era senza fissa dimora. Fatimi che si faceva chiamare Anna nel ristorante di Foggia in cui lavorava, lo aveva denunciato dopo averlo compatito per diverso tempo e dopo aver sottovalutato le sue minacce.
“Alla fine è buono, non mi farà niente”, raccontava Anna a Roberta Laccetti, un’operatrice del Centro antiviolenza a cui la 46enne si era rivolta e che era diventata la sua confidente. “Faceva di tutto per non farlo arrabbiare. Quasi lo giustificava: ‘è senza soldi né impiego’”.
Fatimi e Tariq si erano conosciuti in Marocco per una sorta di incontro combinato dalle famiglie. Dopo la partenza della donna per l’Italia, lui l’aveva raggiunta. Laccetti, alla Stampa spiega: “È iniziata così, credo senza un vero e proprio innamoramento, ma poi si era affezionata. Sono stati insieme circa 8 mesi, all’inizio lui non era così. Poi, man mano, erano arrivate le violenze verbali e fisiche. Beveva, era aggressivo”. Ad un certo punto la 46enne aveva trovato la forza di lasciarlo:” Da quel momento pedinamenti, messaggi continui, minacce. Una volta ha inscenato un allontanamento. Le ha mandato un video in cui era in treno, per rassicurarla che era andato via. Ma ovviamente non era vero. Le avevo anche suggerito di essere irreperibile. Rispose: ‘Quando mando un messaggio si rabbonisce, se poi cambio numero si arrabbia ancora di più’. Pensava che, con il tempo, se ne sarebbe fatto una ragione”.
L’uomo però ha insistito: “Oltre alle minacce che continuava a ricevere, è stato quando l’ha incontrato in strada con il coltello e ha provato a colpirla. Ormai non dormiva più: prendeva calmanti, aveva attacchi di panico. Era preoccupata: l’arresto che non arrivava, niente braccialetto anti-stalking. E poi mi aveva raccontato di averlo visto con una pistola”.

Su Facebook i manifesti funebri
Gianfranco Abazia è il titolare del ristorante “Bodà Steakhouse” dove Anna lavorava. Al Corriere della Sera ha raccontato: “Lei più volte gli aveva detto che tra loro era finita ma lui non ne voleva sapere. Più di una volta era stata minacciata. Anche dopo la denuncia ha continuato a minacciarla e a perseguitarla. Tutti noi sapevamo che lei era in pericolo e che quell’uomo avrebbe potuto farle del male. Una volta su Facebook l’ex compagno pubblicò una foto della nostra Anna come se fosse un manifesto funebre. Questi non sono forse chiari segnali di pericolo?”.
Chi era Hayat Fatimi conosciuta come Anna
Hayat Fatimi è descritta da chi la conosceva come una persona generosa e di gran cuore. Viveva regolarmente in Italia da diversi anni e lavorava come cuoca in un ristorante. Aveva acquistato casa a Foggia, un appartamento a pianoterra nel centro storico, a pochi passi dal quale è stata uccisa. Saranno gli esami scientifici e l’autopsia a stabilire con precisione le coltellate inferte. Non era sposata e non aveva figli e aveva intrecciato una relazione con il connazionale. Rapporto che aveva interrotto quasi subito per i comportamenti violenti dell’uomo.
Da quel momento per la donna era iniziato l’incubo. Tanto che la 46enne, ad aprile scorso, si è rivolta al Centro antiviolenza Telefono Donna, dell’associazione “Impegno donna” di Foggia per chiedere aiuto. Insieme alle operatrici aveva iniziato un percorso di consapevolezza, prendendo coscienza della necessità di denunciare l’uomo, cosa regolarmente fatta a maggio scorso in Questura a Foggia. Un mese più tardi, il 16 giugno, le operatrici avevano inoltrato alla Questura una valutazione di rischio alto di femminicidio.
L’articolo Il femminicidio annunciato di Hayat Fatimi: l’ex compagno che doveva essere in carcere “su Facebook pubblicava annunci funebri” proviene da Blitz quotidiano.