Il friulano Jonhatan Milan vince sotto il diluvio la tappa di Valence. Tre azzurri nei primi sei. Pogacar sempre in giallo

Il friulano Jonhatan Milan, 24 anni, uomo jet del team Lidl-Trek, ha vinto con una volata strepitosa di pura potenza la tappa n. 17 del Tour; primo al traguardo di Valence. La medaglia d’oro ai giochi Olimpici di Tokyo (nel quartetto di Pippo Ganna) ha fatto un capolavoro. A 3 km dal traguardo era intruppato, lontano dagli altri velocisti. Ma con una rimonta spettacolare il gigante di Tolmezzo è risalito, ha evitato la caduta di alcuni corridori tra cui Merlier, e ha sprintato con rara potenza. Con i 50 punti conquistati ha blindato la maglia verde che porterà fino a Parigi.

Ruote veloci, ultima occasione

Tappa n.17, ultima occasione per i velocisti prima delle due frazioni sulle Alpi con arrivi da brividi: giovedì 24 c’è il Col de la Madeleine, venerdì il traguardo è nel comprensorio sciistico di La Plagne, dipartimento della Savoia, quasi al confine con la Val d’Aosta. Sabato c’è una tappa mossa nel Massiccio del Giura e domenica gran finale a Parigi. La tappa n.17 – da Bollene a Valence di 160,4 km con un dislivello di 1.650 metri – è stata dunque di transizione, giusto per prendere fiato dopo il tremendo Mont Ventoux ed un fine settimana ricco di asperità e insidie. Tre tappe temute che potrebbero dare uno scossone sorprendente alla classifica generale fin qui dominata da Pogacar e impreziosita dai duelli spettacolari del Cannibale sloveno con la pulce danese, l’irriducibile Vingegaard. Ne è uscita la corsa che ci si aspettava.

Gara in attesa delle Alpi

Partenza dalla cittadina di Bollene (Provenza-Costa Azzurra) alle 13.50, quattro subito in fuga tra cui Vincenzo Albanese. Sprint intermedio vinto da Abrahamsem dopo 50 km di abbordabile ascesa al modesto Col du Pertuis (632 metri, quarta categoria). Quindi discesa di una quarantina di km verso il Col de Tartaguile (406 metri). Primo Albabese. Scollinamento al km 117 e lunga galoppata al traguardo di Valence, Francia sud-orientale. A 25 km dall’arrivo continua la fuga del quartetto; il gruppo controlla a debita distanza (un minuto). Evade Van Aert a caccia dei battistrada. Tentativo fallito dopo pochi chilometri. Assorbito dal plotone che alza il ritmo. Piove. Asfalto scivoloso.

Finale esplosivo

A 10 km dall’arrivo continua la fuga ma il gruppo è a 22”. Tensione alle stelle. Ma il quartetto perde due pedine. Presi anche gli altri due. Gruppo compatto negli ultimi 4 km. Si preparano i “treni”. Volatona. Jonathan Milan è esplosivo, batte tutti gli uomini-jet e vince nettamente. Seconda vittoria personale e azzurra del friulano.

Ordine di arrivo

1. Jonhatan Milan in 3h25’30”, 2. Meeus, 3. Andresen, 4. De Lie, 5. Davide Ballerini, 6. Alberto Dainese, 7. Pienhoet, 8. Fedorov, 9. Russo, 10. Stuyven.

Classifica generale

1. Pogacar, 2. Vingegaard (+4.15), 3. Lipowitz (+9.03), 4. Onley (+11.04), 5. Roglic (+11.42), 6. Vauquelin (+13.20), 7. Gall (+14.50), 8. Johannessen (+17.01), 9. Healy (+17.52), 10. Carlos Rodrigues (+20.45).

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