Ilaria Salis e la strage di Castel D’Azzano: “Colpa anche del capitalismo che nega il diritto alla casa”

Ha scatenato una vera bufera politica e mediatica il post pubblicato da Ilaria Salis, eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra, impegnata giovedì 16 ottobre al Parlamento europeo nell’evento “Popular Assembly for Housing Justice: Homes for People, Not for Profit”. L’incontro, organizzato insieme ad altre delegazioni del gruppo The Left, era dedicato al tema dell’emergenza abitativa in Europa.

“Sono molto felice di questo appuntamento perché, spero, possa rappresentare un’opportunità per tante attiviste e realtà di base di Paesi diversi di incontrarsi, confrontarsi e fare rete a livello europeo, con l’obiettivo di far avanzare, con gli strumenti che abbiamo a disposizione, la causa per il diritto all’abitare”, ha scritto Salis nel suo lungo intervento su Facebook. Ma a far discutere sono state le frasi successive, nelle quali la parlamentare ha fatto riferimento alla tragedia di Castel D’Azzano (Verona), dove tre carabinieri – Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernardello – sono morti sotto le macerie del casolare dei fratelli Ramponi, fatto esplodere dai proprietari per evitare lo sgombero del bene pignorato.

Le parole “incriminate” e il riferimento alla tragedia

Nel suo post, Salis scrive: “In questi giorni, la crisi abitativa e la povertà crescente in Italia sono tornate drammaticamente al centro della scena, da Sesto San Giovanni a Castel d’Azzano. Alla radice di quei gesti disperati e terribili c’è una questione sistemica: la negazione di un diritto fondamentale, che genera sofferenza e disagio in fasce sempre più ampie della popolazione. E se la politica continuerà a non affrontare le cause profonde di questa crisi, dovrà considerarsi corresponsabile, insieme a quel capitalismo che ha trasformato la casa da bene essenziale a bene speculativo, di ciò che di orribile accade. E dovrà assumersene la responsabilità politica. Perché avere la sicurezza di un tetto sopra la testa non può essere un privilegio di classe: è condizione essenziale per una vita dignitosa e felice”.

Il riferimento a Castel D’Azzano, pur inserito in un discorso più ampio sul diritto alla casa, è stato giudicato da molti inopportuno e offensivo nei confronti delle vittime. A rendere ancora più incandescente il clima, anche un post apparso sulla pagina Facebook di Enrico Mantoan, il 43enne rodigino sospettato di essere “Fleximan”, con una foto dell’esplosione e la scritta “Onore ai fratelli Ramponi”, che ha indignato l’opinione pubblica.

esplosione a castel d'azzano
Ilaria Salis e la strage di Castel D’Azzano: “Colpa anche del capitalismo che nega il diritto alla casa” (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Le reazioni politiche e la polemica

Le parole di Ilaria Salis hanno scatenato immediate reazioni dal mondo politico. Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha attaccato duramente l’eurodeputata: “Ilaria Salis difende chi ha fatto una strage di Carabinieri. Chi ha difeso e candidato una così è esattamente come lei. La sinistra sceglie l’orrore contro la vita, contro la legalità, contro i Carabinieri sterminati”.

Sulla stessa linea anche la deputata di Fratelli d’Italia Alessia Ambrosi, che ha sottolineato: “Qui nessuno si sogna di negare il disagio, le difficoltà, le sofferenze, il dramma certamente anche lancinante di una famiglia che perde un alloggio. Ma nessuna difficoltà esistenziale può contemplare il diritto di fare del male al prossimo, o addirittura di distruggere la vita di altre persone e di altre famiglie”.

Sotto il post di Salis, i commenti si sono moltiplicati in poche ore: alcuni in difesa dell’eurodeputata, altri fortemente critici. In molti hanno definito il riferimento alla tragedia “una mancanza di rispetto verso i Carabinieri caduti”.

L’articolo Ilaria Salis e la strage di Castel D’Azzano: “Colpa anche del capitalismo che nega il diritto alla casa” proviene da Blitz quotidiano.