Imprese, è possibile pagarsi le vacanze con i soldi della SRL solo in questo modo: il chiarimento dell’esperto

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Imprese, è possibile pagarsi le vacanze con i soldi della SRL solo in questo modo: il chiarimento dell’esperto

Vacanze srl

I soci, o anche il socio unipersonale della SRL, non possono, di norma, pagarsi le vacanze con i soldi che spettano alla società: c’è solo un modo per farlo. Esperto rivela quale e come fare.

La Società a Responsabilità Limitata (SRL) è una forma giuridica molto usata in Italia, apprezzata per la protezione patrimoniale che offre ai soci e per la sua struttura flessibile. Ogni socio risponde delle obbligazioni sociali solo per quanto ha conferito, tutelando così il proprio patrimonio personale. La SRL gode di autonomia giuridica, può stipulare contratti, possedere beni e contrarre debiti in modo indipendente dai suoi membri. Il capitale sociale minimo previsto per una SRL ordinaria è di 10.000 euro, ma esistono versioni semplificate (SRLS) che permettono di costituire la società con capitale ridotto, anche di solo 1 euro, a condizione che i soci siano persone fisiche. A differenza delle società per azioni, le partecipazioni sono rappresentate da quote, la cui cessione può essere soggetta a limiti imposti dallo statuto.

La gestione può essere affidata a uno o più amministratori, anche non soci, secondo regole stabilite liberamente. Questo contribuisce a rendere la SRL uno strumento altamente personalizzabile per chi desidera avviare o strutturare un’impresa con maggiore autonomia e controllo interno. Gli utili, determinati dopo l’approvazione del bilancio annuale, possono essere utilizzati per vari scopi. Una parte deve essere accantonata obbligatoriamente a riserva legale, almeno fino al raggiungimento del 20% del capitale sociale.

Ecco in che modo è possibile pagarsi le vacanze con i soldi della SRL: la spiegazione del commercialista

Dopo gli accantonamenti sopracitati, l’assemblea può decidere di distribuire gli utili come dividendi, riportarli a nuovo, oppure reinvestirli. La distribuzione può avvenire solo se il capitale è integro e se non ci sono perdite da coprire. In caso contrario, la distribuzione è vietata. L’erogazione dei dividendi segue una tassazione separata rispetto al reddito d’impresa. Alternativamente, i soci operativi possono percepire compensi da amministratori o dipendenti, secondo regole fiscali e previdenziali diverse. Proprio nella distribuzione degli utili sta la chiave di interpretazione della risposta alla domanda posta all’inizio dell’articolo, e cioè quella sulle vacanze estive. Come spiega un noto commercialista, il dottor Davide Desantis, infatti, non è possibile, di base, pagarsi le vacanze, o fare qualsiasi altra cosa che non sia nell’interesse della società, con i soldi della SRL. Questo, nemmeno se si è soci unipersonali: i soldi dell’azienda restano, infatti, i soldi dell’azienda. Ma allora, qual è il caso in cui è possibile utilizzare il denaro?


È proprio, come già annunciato, il caso della distribuzione degli utili. Ma andiamo con calma: il dottor Desantis spiega che non si possono ‘portare a casa‘ i soldi della società, se non sotto forma di compenso amministratore, o per farsi rimborsare dei costi sostenuti nell’interesse della società. Questo potrà essere fatto solo al termine dell’anno lavorativo, dopo aver completato il bilancio: bisognerà attendere, in questo caso, dunque, l’estate del 2026. Bisognerà, dunque, chiudere il bilancio, decidere di distribuire degli utili, quindi pagare il 26% di tasse sugli utili distribuiti, e allora, in quell’occasione, si potranno usare i soldi della SRL, appositamente individuati come utili.

Cos’è il compenso amministratore

Abbiamo citato, tra le varie cose, il compenso amministratore. Ma cos’è, esattamente? Il compenso amministratore in una SRL è il corrispettivo riconosciuto all’amministratore per l’attività di gestione e rappresentanza della società. Viene deciso dall’assemblea dei soci, all’atto della nomina o con una delibera successiva, e può essere fisso o variabile, con pagamenti flessibili nel tempo. Non è obbligatorio: l’amministratore può operare anche gratuitamente, purché formalizzato. Il compenso costituisce un costo deducibile per la società, riducendo l’imponibile fiscale.

Vacanze srl
È possibile pagare le vacanze con i soldi della SRL solo per quelli che vengono individuati e distribuiti come ‘utili’, o con il compenso amministratore.

Può essere erogato tramite busta paga o fattura, a seconda che l’amministratore abbia o meno partita IVA, e può includere benefit o rimborsi. È soggetto a tassazione IRPEF e a contributi previdenziali (tipicamente alla Gestione Separata INPS). La determinazione avviene senza un minimo legale, ma deve essere congrua rispetto alle possibilità della società. Rappresenta uno strumento flessibile e fiscalmente vantaggioso per remunerare il lavoro svolto e può affiancarsi, come già sottolineato, alla distribuzione di utili.

Imprese, è possibile pagarsi le vacanze con i soldi della SRL solo in questo modo: il chiarimento dell’esperto
Giuseppe Meccariello