
Sbarca in Europa la BYD, piccola auto elettrica a prezzo accessibile e di buona qualità, con autonomia di 300-400 km, più che sufficiente per l’utilizzo urbano medio
Il modello a basso costo e più venduto della cinese BYD sbarca in Europa, ma accolto da dazi molto alti vedremo con che prezzo per i consumatori. In Cina costa poco più di 10 mila euro, dunque una piccola auto a un prezzo accessibile e giudicata di buona qualità, con autonomia tra i 300 e i 400 chilometri più che sufficiente per l’utilizzo urbano medio. Anche negli USA, alcuni marchi – Tesla e GM – e la coreana Hyundai-Kia entrano nella fascia di prezzo al di sotto della media di quel mercato, con vetture di un’autonomia che va oltre le 300 miglia (480 chilometri).
La partita per mobilità sostenibile che deve essere vinta per contrastare i cambiamenti climatici, passa soprattutto per l’elettrificazione dei trasporti pubblici e privati; nel complesso pesa il per 24% delle emissioni climalteranti e continua a crescere. Dal 1990 al 2022, il settore trasporti ha emesso l’1,7% di CO2, un aumento secondo solo a quello dell’industria, il contrario rispetto alla diminuzione del 3% che sarebbe necessaria per arrivare allo scenario Net Zero Emissions (NZE) entro il 2050.
Oggi, difendere il motore a scoppio e attaccare la scadenza del 2035 per il phase-out è un atteggiamento insensato sia dal punto di vista ambientale sia sotto il profilo dei mercati. Elettrificazione con rinnovabili, accumuli per le reti elettriche e mobilità elettrificata: questa è la grande trasformazione da attuare. La competizione globale si gioca tutta sulla transizione verde: speriamo sia chiaro anche alla nuova Commissione Europea.
Questo articolo è tratto dal numero di Giugno-Luglio 2024 del bimestrale Qualenergia