Un ex primario dell’ospedale di Chivasso, che risultava presente sul posto di lavoro quando in realtà stava giocando a golf, è uno dei 38 indagati nella maxi inchiesta della procura di Ivrea, che ha travolto l’Asl To4. L’inchiesta ha rivelato un quadro di violazioni e irregolarità piuttosto esteso: dai concorsi truccati all’assenteismo, dai maltrattamenti sui pazienti all’esercizio abusivo della professione. La figura centrale per le promozioni sospette sarebbe quella di un dirigente della Dipsa (Direzione delle professioni sanitarie), accusata di rivelazione e diffusione del segreto di ufficio per favorire i candidati più graditi per i concorsi. Avrebbe passato loro le domande e tentato di scoraggiare altri candidati. Sono almeno una ventina i concorsi su cui sono state rilevate irregolarità.
La manager, insieme all’ex primario dell’ospedale di Chivasso, dovrà rispondere anche di truffa: in più occasioni, infatti, avrebbero timbrato il cartellino per poi andare a giocare a golf, dall’estetista o dal parrucchiere. Risulta indagato, per non avere preso alcun provvedimento, anche l’ex direttore generale dell’Asl To4.
Dai maltrattamenti agli appalti
Dall’inchiesta sono emersi anche casi di presunti maltrattamenti nei confronti dei pazienti dell’ospedale di Settimo Torinese, soprattutto in orario notturno. Secondo gli investigatori, il personale avrebbe sottoposto i pazienti a sedazione notturna per permettere agli infermieri di turno di dormire. In alcuni casi li avrebbero lasciati privi di farmaci, oltre che sporchi, nonostante gli allarmi lanciati dagli stessi pazienti coi campanelli. Tra gli indagati ci sono infatti un’infermiera, un primario e i vertici della società Cm Service di Cascinette d’Ivrea, accusati di maltrattamenti.

Gli appalti per la gestione dei servizi infermieristici dell’ospedale di Settimo Torinese sono al centro dell’inchiesta. Tra il giugno del 2021 e il marzo 2023, le gare sono state affidate sempre alla Cm Service, con otto affidamenti urgenti in proroga, per un totale di 12,4 milioni di euro. I vertici delle due società sono indagati per turbativa d’asta. Sotto la lente della procura ci sono poi l’affidamento di due Rsa, una a San Mauro e una a Settimo, e una gara per il carcere di Torino, oltre a due episodi di corruzione legati al passaggio di informazioni riservate sui bandi in cambio dell’assunzione di conoscenti.
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