Inciampa sul marciapiede, fa causa al Comune e vince. Due anni dopo ribaltata la sentenza: ora deve pagare 7mila euro in più

Una vicenda giudiziaria dai risvolti sorprendenti si è conclusa in questi giorni a Viterbo. Tutto è cominciato nel dicembre 2016, quando una donna è inciampata su un marciapiede sconnesso in via Carlo Cattaneo, proprio di fronte al cancello di una scuola dell’infanzia. L’incidente le ha causato diverse ferite agli arti, spingendola a citare in giudizio il Comune di Viterbo per chiedere un risarcimento danni.

Nel gennaio 2023, il tribunale di Viterbo le aveva dato ragione, condannando l’ente pubblico a pagare oltre 15mila euro, a cui si aggiungevano circa 7mila euro per interessi e spese legali, per un totale di oltre 22mila euro. La donna aveva così ricevuto la somma stabilita, ritenendo chiusa la questione. Ma il Comune, non convinto della decisione, ha deciso di ricorrere in appello.

La sentenza ribaltata e il rimborso al Comune

La svolta è arrivata il 27 marzo 2025, quando la quinta sezione civile della Corte d’appello di Roma ha ribaltato completamente la sentenza di primo grado. I giudici hanno infatti accolto in pieno il ricorso presentato dal Comune, rigettando integralmente la richiesta della donna. In seguito alla nuova pronuncia, la signora è stata obbligata a restituire la somma già ricevuta, comprensiva di risarcimento, interessi e spese legali sostenute in entrambi i gradi di giudizio.

Il Comune ha quindi incassato 28.667,08 euro tramite un bonifico alla propria tesoreria, cifra ora formalmente registrata nel bilancio 2025 sotto la voce “incassi per azioni di rivalsa nei confronti di terzi”.

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