Influenza aviaria, primo caso grave in un essere umano negli Usa. Ma non si trasmette da uomo a uomo

Il governatore democratico della California, Gavin Newsom, ha dichiarato lo stato di emergenza per l’influenza aviaria tra i bovini da latte, un netto riconoscimento della crescente gravità della diffusione del contagio. L’annuncio è arrivato dopo la notizia che un individuo in Louisiana è stato ricoverato in ospedale per il primo caso grave di influenza aviaria nell’uomo negli Stati Uniti.

Aviaria tra i bovini: la California dichiara lo stato di emergenza

La California non è stata tra i primi stati a rilevare il virus dell’influenza aviaria, H5N1, nei bovini da latte. Tuttavia, dalla prima identificazione di una mandria infetta a fine agosto, il dipartimento dell’agricoltura dello stato ha trovato il virus in 645 aziende lattiero-casearie, circa la metà delle quali solo negli ultimi 30 giorni.

La dichiarazione di emergenza fornisce alle autorità statali e locali le risorse necessarie per contenere l’epidemia, tra cui l’assunzione di personale o l’emissione di contratti.

L’uomo in cui è stato individuato il primo caso grave negli Stati Uniti di influenza aviaria causata dal virus A/H1N1 avrebbe contratto l’infezione da volatili infetti presenti nel cortile della sua abitazione. Lo rendono noto i Centri americani per il controllo e la prevenzione delle malattie, i CDC.

influenza aviaria uccelli
Influenza aviaria, primo caso grave in un essere umano negli Usa. Ma non si trasmette da uomo a uomo (foto Ansa-Blitzquotidiano)

Non c’è stato spillover da animali a esseri umani

Importante la nota dei Centri che esclude la presenza del temuto spillover che coinvolga gli esseri umani: “Non è stata rilevata alcuna trasmissione dell’influenza aviaria H5 da persona a persona. Questo caso – aggiungono gli esperti – non modifica la valutazione generale dei CDC sul rischio immediato per la salute pubblica dell’influenza aviaria H5N1, che rimane basso”.

Non è quindi avvenuto il temuto salto di specie dagli animali agli esseri umani, in cui un virus riesce a modificarsi geneticamente in modo da agganciarsi alle cellule umane, dando il via al contagio da uomo a uomo. Il virus ha dimostrato, al momento, di essere in grado di trasmettersi con efficacia, oltre che negli uccelli, in alcune specie di mammiferi.

Il salto di specie dagli uccelli ai bovini era stato documentato nel luglio scorso sulla rivista Nature, in seguito all’analisi genetica del virus coordinata dalla Cornell University di Ithaca. L’uomo ricoverato in Louisiana è il primo caso grave finora documentato, dopo i 61 casi di influenza aviaria diagnosticati in esseri umani negli Stati Uniti dall’aprile 2024.

Identikit del virus

I dati preliminari sul genoma del virus rilevato nell’uomo indicano che il virus appartiene al genotipo D1.1, correlato ad altri virus D1.1 recentemente rilevati negli uccelli selvatici e nel pollame negli Stati Uniti e in recenti casi umani in Canada, nella Columbia Britannica, e nello stato di Washington.

È un genotipo diverso da quello B3.13, rilevato nelle mucche da latte, in casi umani sporadici e in alcuni focolai di pollame. La particolarità di questo caso grave, osservano i CDC, è nell’indicare come “oltre alle aziende avicole e lattiero-casearie commerciali colpite, anche gli uccelli selvatici e gli allevamenti da cortile possono essere una fonte di esposizione”.

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