
Nel Rapporto sono presenti tre approfondimenti: qualità dell’aria, sicurezza stradale e città30
È stato presentato il Rapporto “MobilitAria 2024”, realizzato da Kyoto Club e dall’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-IIA), che analizza i dati della mobilità e della qualità dell’aria al 2023 nelle 14 grandi città e contiene analisi e proposte per la mobilità sostenibile e la decarbonizzazione verso città a zero emissioni, un focus delle misure nazionali per finanziare interventi, la richiesta al Senato di modificare il Codice dalla Strada approvato dalla Camera, uno sguardo alla futura Direttiva UE sulla qualità dell’aria.
Viene proposta per la prima volta una stima dell’impatto sanitario ed economico dell’inquinamento dell’aria per le 14 città metropolitane, con un’importante ricaduta economica, che varia notevolmente con stime che vanno da 17 milioni fino a 7 miliardi di euro. Altra novità, nell’edizione 2024, è un’analisi delle emissioni inquinanti in relazione ai traffici marittimi, che riguarda 10 su 14 città metropolitane.
Nella nuova edizione di MobilitAria 2024, è contenuto l’indice sintetico che misura lo stato della mobilità sostenibile delle città. Tale indice valuta, la “distanza” delle città monitorate dall’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile dall’obiettivo di decarbonizzazione e vivibilità urbana, con molti indicatori. In questa classifica troviamo Milano e Firenze che si avvicinano di più ai target, contrariamente a Reggio Calabria, che registra un grave deficit.
Nel Rapporto sono presenti tre approfondimenti:
- il primo, si concentra sull’esperienza del Comune di Milano, che da oltre dieci anni ha introdotto con Area C, la congestion charge e da alcuni anni ha introdotto la LEZ Area B, illustrando i risultati sulla qualità dell’aria e la mobilità;
- il secondo, è relativo a Città 30 e sull’esperienza in corso del comune di Bologna sulle motivazioni che hanno indotto ad adottare questo provvedimento molto innovativo, il processo di informazione e sperimentazione, l’attuazione concreta avviata a gennaio 2024, i primi risultati sul fronte della sicurezza stradale a tre mesi dal suo avvio;
- il terzo, è un focus è incentrato sul tema della sicurezza stradale, sia a livello nazionale sia nelle 14 grandi città, con le tendenze in atto, i soggetti maggiormente vulnerabili, i veicoli coinvolti, gli indici, per poter ragionare di cosa sta accadendo in Italia, dove mortalità ed incidentalità restano un grave problema sociale