Una tragica fatalità ha sconvolto un piccolo paese dell’entroterra genovese. Itala Martini, 87 anni, è morta dopo diciannove giorni di agonia in seguito a un incidente avvenuto il 26 settembre. Secondo le ricostruzioni, la donna era stata investita accidentalmente dal fratello ottantenne, mentre quest’ultimo faceva manovra con l’auto. I due si erano recati insieme dal medico di base e, all’uscita dell’ambulatorio, l’uomo si era messo al volante per accompagnare la sorella a casa.
Itala, nel frattempo, si era spostata dietro la vettura per effettuare una chiamata. Pochi istanti dopo, l’anziano avrebbe iniziato la manovra in retromarcia, senza accorgersi della presenza della sorella, che si trovava probabilmente in un punto cieco. L’impatto, seppur lieve, l’ha fatta cadere all’indietro, provocandole un forte trauma cranico.
I soccorsi, il coma e l’indagine
Immediato l’allarme ai soccorsi: sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e un elicottero per il trasporto d’urgenza all’ospedale San Martino di Genova. Nonostante i tentativi dei medici, la donna è rimasta in coma per oltre due settimane, senza mai riprendersi. Il suo decesso è stato accertato il 15 ottobre, lasciando sotto shock la piccola comunità e il fratello, distrutto dal dolore.
L’uomo è risultato negativo ai test di alcol e droga, ma, come previsto dalla legge, la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale e disposto l’autopsia. I carabinieri di Rossiglione stanno conducendo gli accertamenti per chiarire la dinamica, analizzando anche le immagini delle telecamere di sorveglianza installate nei pressi dell’ambulatorio.
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