Juve, perché Giuntoli ha deciso di posticipare l’esonero di Thiago Motta

Nessun ribaltone, almeno per il momento, in casa Juventus: si va avanti con Thiago Motta, il motivo del mancato esonero

Doppia figuraccia. La Juventus si è ritrovata all’improvviso avvolta in una crisi senza fine. Non che prima le cose andassero molto meglio, ma fino alla sfida con il Verona la sensazione era di una squadra in cerca della sua strada. Tra Atalanta e Fiorentina, invece, è arrivata una condanna: la Juve ha perso la rotta e soprattutto l’ha persa Thiago Motta.

Il tecnico bianconero è apparso in confusione, le sue scelte sono sembrate non avere un filo logico, come tenere in panchina 90 minuti Vlahovic e Yildiz con la squadra sotto di tre gol al Franchi. Una scelta inspiegabile, criticata anche da Alessandro Del Piero, uno che il popolo bianconero vorrebbe subito rivedere ai vertici della società.

Lì dove al momento, almeno per l’area sportiva, c’è Cristiano Giuntoli che a Firenze nel post gara si è presentato ai microfoni per confermare fiducia all’allenatore. Fiducia a tempo, anche se di tempo per la Juve non ce n’è. Il quarto posto è scivolato via ed è quello che la società non voleva succedesse. Non dovrà succedere a fine stagione perché la qualificazione in Champions è fondamentale anche per programmare il futuro. Allora si va avanti ancora con Motta, ma non in maniera incondizionata.

Juve, niente esonero per Motta: due motivi

Fiducia a termine, con il Genoa da spartiacque: vittoria o esonero sembra la scelta della società. Ma perché non approfittare della pausa del campionato per il cambio in panchina? Due le motivazioni dietro il non esonero di Motta.

Motta a Dazn dopo Fiorentina-Juve
Juve, niente esonero per Motta: due motivi (Screen Youtube Dazn) – Blitzquotidiano.it

La prima è di natura economica, la società preferirebbe evitare di inserire a bilancio l’ingaggio di un altro allenatore. L’altra è di tipo tecnico: non c’è un profilo che convince in maniera totale la società tra quelli al momento liberi. Mancini, ad esempio, vorrebbe un progetto a lungo termine e chiederebbe un investimento non di poco conto dal punto di vista dello stipendio e a Torino vogliono pensarci bene perché in estate potrebbero esserci novità anche in dirigenza.

Allora si va avanti con Motta almeno fino alla sfida con il Genoa, ma non sarà ammessa un’altra figuraccia come quelle con Atalanta e Fiorentina. Vittoria o esonero perché i dubbi sulle alternative e gli interrogativi sul bilancio sarebbero spazzate via dalla paura di perdere il treno Champions. E l’unica certezza in casa Juventus è che il quarto posto ha la priorità su tutto.

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