La figlia non lava i piatti e il padre la prende a schiaffi e pugni. Ma per l’uomo, un 64enne residente in un comune del Leccese, accusato di aver maltrattato la ragazza dal 2015, quando aveva solo 10 anni e fino al 2023, non ci sarà alcun processo, perché il giudice lo ha prosciolto. Nessun rinvio a giudizio, come avanzato dalla procura. È stava accolta la tesi dell’avvocato difensore del padre, che aveva evidenziato come la presunta vittima avesse ritirato la querela (ma il reato era comunque procedibile d’ufficio) e continuasse a vivere sotto lo stesso tetto del genitore, che non avrebbe mai smesso di prendersi cura di lei.
Le minacce secondo l’accusa: “Ti uccido con le mie mani”
Per l’accusa, l’imputato avrebbe rivolto offese e minacce di morte alla figlia con frasi del tipo: “ti uccido con le mani mie, non fa niente che vado in carcere”, Il 4 ottobre del 2023 l’avrebbe anche aggredita, non solo verbalmente, ma fisicamente con schiaffi e pugni sul volto, solo perché lei si sarebbe rifiutata di lavare i piatti. Comportamenti che non hanno comunque convinto il giudice a procedere, disponendo il proscioglimento per il 64enne.
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