La figlia trans di Elon Musk accusa il padre di aver pagato per farla nascere maschio

Vivian Jenna Wilson ha combattuto per ottenere questo nome, così come ha combattuto per affrancarsi dal corpo di maschio dove si sentiva intrappolata. Ha abiurato nome e genere che sentiva imposti, ha soprattutto ripudiato la ingombrante figura del padre, Elon Musk.

Vivian Jenna Wilson contro il padre Elon Musk

Vivian ha 20 anni ed è tornata ad attaccare il padre sui social, su Threads ovviamente, X non la riguarda più. “Il sesso che mi è stato assegnato alla nascita era una merce che è stata comprata e pagata. Quindi, quando ero femminile da bambina e poi sono diventata transgender, mi sono rivolta contro il prodotto che veniva venduto. Quella aspettativa di mascolinità contro cui ho dovuto ribellarmi per tutta la vita è stata una transazione monetaria. Una transazione monetaria. UNA TRANSAZIONE MONETARIA”.

vivian musk
La figlia trans di Elon Musk accusa il padre di aver pagato per farla nascere maschio (foto Ansa-Blitzquotidiano)

Sembra quindi che il padre coltivi una maniacale ossessione per il controllo e, in campo riproduttivo, segua un approccio diciamo così “ingegneristico”. Si apprende infatti da un vecchio articolo di Forbes che almeno i primi cinque dei 14 figli di Elon Musk sono stati concepiti con la fecondazione in vitro avendo cura di selezionare il sesso del nascituro, pratica illegale dalle nostre parti ma non negli Usa.

Inutile specificare che voleva esser sicuro fossero tutti maschi. A questo si riferisce Vivian. Musk al momento non ha ancora risposto. Forse perché, mentre è impegnato a tagliare con la motosega ogni possibile fondo pubblico, le azioni di Tesla crollano perché non le compra più nessuno e gli hacker pare abbiano sabotato X.

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