La mamma dell’11enne che era sull’auto pirata: “Piango per mio figlio e per la signora. Sono bambini, non sono adulti che capiscono”

In un’intervista concessa al Corriere della Sera, la madre dell’undicenne che era a bordo dell’auto pirata che ha ucciso Cecilia De Astis, 71 anni, racconta ore di angoscia e incredulità. Con in braccio la figlia piccola, spiega: “Scusate, ha fame. Mi hanno fatto uscire per cercare un negozio dove prenderle qualcosa da mangiar”». Poi ammette: “Sì, mio figlio… ha undici anni”.

“È da stamattina all’alba che piango. Per mio figlio. E per la signora che è morta. Cosa posso dire… non so davvero. Sono sotto choc. Vediamo cosa gli fanno… ha solo undici anni. Quello che hanno fatto… sono bambini, non sono adulti, che capiscono”. La donna sostiene di aver saputo tutto solo poche ore prima dell’arrivo della polizia: “Mio figlio me l’ha raccontato stanotte. All’inizio non hanno detto niente. Poi si sono messi a piangere e ci hanno raccontato di questa tragedia”.

Sull’auto, ipotizza: “L’hanno trovata abbandonata con le chiavi dentro, o l’avranno rubata… Li avessimo visti in macchina, li avremmo fermati”. Dopo un lungo interrogatorio, i quattro minori sono stati riaffidati alle famiglie e sono tornati nel campo di via Selvanesco. La mia famiglia, dice la madre, “è a Milano da sette-otto mesi. Veniamo da Roma, da Bologna, ci spostiamo spesso. Al campo, oltre ai bambini, siamo tutte donne”. I mariti, aggiunge, “sono tutti in galera, anche il mio, per vecchi reati”. Si congeda stringendo la figlia: “La bimba ha mangiato, devo rientrare, vediamo che succede”.

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