
Trasformare una pratica naturale come il compostaggio domestico in un’attività gestita in modo digitale? Oggi si può e conviene a tutti
Ogni italiano produce 1,5 kg di rifiuti al giorno; più di un terzo sono rifiuti organici. Si tratta di una media, beninteso. Ma questi dati dell’Ispra rispecchiano una realtà di portata nazionale: il 38% dei rifiuti in Italia è costituito dagli scarti da cucina e dai cosiddetti rifiuti verdi, ossia sfalci, foglie e ramaglie. Si tratta di una “fetta” decisamente pesante della “torta” dei rifiuti prodotti annualmente nel nostro paese.
Uno degli obiettivi più ricorrenti nei Piani regionali per ridurre i costi ambientali ed economici dovuti al trattamento della frazione umida nel ciclo dei rifiuti urbani prevede il coinvolgimento diretto delle famiglie attraverso il compostaggio domestico: una soluzione autenticamente circolare, poco costosa e semplice per auto-gestire i propri scarti, trasformandoli in humus per avere ortaggi, piante e fiori in piena salute. Si tratta di una pratica antica e basata su un processo naturale – la decomposizione delle sostanze organiche – che tuttavia oggi può essere ottimizzata e semplificata grazie all’applicazione del digitale, con vantaggi importanti sia per i cittadini che per i Comuni e le aziende di gestione ambientale.
L’ALBO COMPOSTATORI DIGITALE A BRESCIA
Uno dei primi territori ad aver digitalizzato il compostaggio domestico è la città di Brescia, dove a marzo 2025 l’amministrazione comunale e il Gestore Aprica hanno adottato l’Albo Compostatori Digitale sviluppato da due aziende dell’ecosistema digitale DNA Ambiente, Giunko e Sartori Ambiente. Si tratta di una versione “smart” del registro comunale, al quale vengono iscritti tutti gli utenti che dichiarano di trattare in autonomia i rifiuti organici, conferendoli in compostiera.
ISCRIVERSI E AUTOMONITORARE LA COMPOSTIERA DA APP
Grazie all’Albo Compostatori Digitale, gli utenti di Brescia possono iscriversi al registro in pochi minuti e comodamente da casa, tramite app, collegando oltretutto la propria utenza alla compostiera ricevuta dal Comune, dotata di un Qr Code univoco che la contraddistingue. Scansionando il codice, la compostiera viene automaticamente geolocalizzata dal sistema. Le compostiere, fornite da Sartori Ambiente, sono realizzate totalmente in polietilene riciclato e riciclabile, proveniente da rifiuti selezionati post-consumo da Revet, e certificate “Plastica Seconda Vita”.
Una volta l’anno gli utenti sono poi chiamati ad automonitorare l’attività di compostaggio, per vedersi riconosciuta in bolletta la prevista riduzione sulla tassa rifiuti: un’operazione che potranno eseguire sempre in app e in pochi minuti, scansionando il Qr Code della compostiera, compilando un form e inviando un’immagine georeferenziata del contenuto della compostiera. Semplice, veloce e tracciato!
UN MODO PER PROMUOVERE ATTIVAMENTE IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO
“Grazie alla tecnologia i cittadini si sentono gratificati e allo stesso tempo responsabilizzati, perché
l’Albo Compostatori Digitale permette un aggancio reale tra lo svolgimento del compostaggio domestico e la riduzione sulla Tari” – Noemi De Santis co-fondatrice e responsabile comunicazione di Giunko
Il meccanismo può fungere persino da stimolo per avvicinare sempre più famiglie a questa buona pratica circolare.
SEMPLIFICARE I CONTROLLI A DOMICILIO
“Allo stesso tempo – aggiunge De Santis – l’Albo Compostatori Digitale alleggerisce i Comuni dall’onere di organizzare visite di follow-up a domicilio, dal momento che sono gli stessi utenti ad auto-monitorare regolarmente lo stato di attività della propria compostiera”.
Organizzare controlli a domicilio non ha solo costi elevati per i Comuni, specialmente quelli più piccoli, ma si scontra anche con la carenza di personale e con la crescente diffidenza dei cittadini a far entrare estranei in casa propria. Sono criticità che DNA Ambiente, con gli oltre 3.500 Comuni abbonati ai propri servizi, conosce molto bene.
TRACCIARE E MISURARE I RIFIUTI AUTOCOMPOSTATI
Proprio da qui è nata l’idea di sviluppare un Albo Compostatori Digitale, che risponde ai bisogni concreti delle comunità e anche all’invito dell’Unione Europea a rendere tracciabile e misurabile il compostaggio domestico.
Mettendo in rete tutti i soggetti coinvolti, l’Albo Compostatori Digitale permette finalmente di calcolare la quantità di rifiuti organici gestiti tramite autocompostaggio. Ciò ha dei benefici tangibili non solo per i singoli, ma anche per l’intera collettività, perché consente ai Comuni di rendicontare tale quantità nei sistemi O.R.SO (Osservatorio Rifiuti Sovraregionale) e contabilizzarla per ridurre l’ecotassa prevista per coloro che non superano il tetto del 65% di raccolta differenziata o addirittura accedere alle premialità per i più virtuosi.
Se tuttavia qualcuno chiedesse a uno qualsiasi dei manager di DNA Ambiente qual è la stata la “molla” principale che li ha spinti a ideare a sviluppare un sistema per digitalizzare il compostaggio domestico, la risposta che riceverebbe sarebbe più o meno la stessa data da Luca Torresan, Direttore Commerciale e Marketing di Sartori Ambiente
“Nella nostra realtà il compostaggio
domestico è un percorso nel quale dedichiamo da sempre tempo e risorse per promuovere una pratica che produce benefici sia economici che ambientali”.
Come a dire: l’abbiamo fatto perché ci crediamo davvero.