La Russia lancia 497 droni e 26 missili contro l’Ucraina nella notte e attacca: “Un contingente europeo per noi è inaccettabile”

La Russia ha lanciato 597 droni e 26 missili da crociera contro l’Ucraina nella notte tra venerdì e sabato. Ad annunciarlo è l’Aeronautica militare ucraina. Gli attacchi russi continuano dunque, dopo essersi intensificati nelle ultime settimane. “Il nemico ha attaccato con 623 armi aeree”, ha dichiarato l’esercito di Kiev, specificando che tra questi c’erano 597 droni e 26 missili. Circa 344 di questi dispositivi sono stati abbattuti, più della metà, tra cui 25 missili e 319 droni, ha aggiunto l’Aeronautica.

Contingente europeo in Ucraina per la Russia è “inaccettabile”

La Russia ha intanto attaccato i volenterosi che hanno parlato, nelle scorse ore, della possibilità di inviare in Ucraina un contingente europeo. A dirlo è stato il presidente francese Emmanuel Macron, con il capo di Stato maggiore francese che ha spiegato: “Non miriamo a vincere la guerra ma a stabilizzare il terreno in vista di un possibile cessate il fuoco”.  Schierare un contingente, per Mosca sarebbe però una mossa “inaccettabile”. A dirlo è il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov all’agenzia Ria Novosti: “Lo schieramento di contingenti militari stranieri sul territorio ucraino vicino alle nostre frontiere è per noi inaccettabile”.

Putin
Per Putin gli ultimatum lanciati da Kiev e dai volenterosi sono “rozzi” (foto Ansa) – Blitz Quotidiano

Per Putin gli ultimatum lanciati da Kiev e dai volenterosi sono “rozzi”

Oltre a Peskov, a parlare è stato anche Vladimir Putin che sempre all’agenzia Ria Novosti ha definito “rozzi” gli “ultimatum” lanciati ieri da Kiev e dai leader dei Paesi volenterosi, che hanno minacciato nuove pesanti sanzioni contro la Russia se non accetterà un cessate il fuoco di 30 giorni. “Stanno ancora cercando, lo vediamo anche ora, di parlarci in modo rozzo e con l’aiuto di ultimatum”, ha affermato Putin in una dichiarazione notturna.

Il presidente russo vuole continuare la guerra per conquistare terreno e intanto deve fare i conti con un’ opinione pubblica stanca. Stando a quanto scrive Repubblica, Putin avrebbe infatti un consenso ancora alto, ma nell’ultima settimana sarebbe avvenuto il calo più brusco dal 2022. I russi si dicono delusi dai rincari e dalla mancata tregua con l’Ucraina.

 

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