Si è tolto la vita dopo che insieme alle sue due sorelle aveva scelto di chiudere l’azienda di famiglia, specializzata nella produzione di schede elettroniche. Una decisione presa in seguito all’annullamento di un grosso ordine da parte di una multinazionale americana. L’artigiano, 57 anni, di Gaiarine (Treviso), era pronto a intraprendere la strada del lavoro dipendente e aveva anche in programma diversi colloqui. Ma domenica 6 aprile 2025, una data che i suoi familiari non dimenticheranno, ha scelto di mettere fine alla sua esistenza, già provata dalla morte della mamma.
A raccontare quanto accaduto ai microfono di Antenna Tre Nordest sono state le sue sorelle. “La comunicazione è stata che nell’arco di due tre mesi non sarebbe state più erogate altre commesse – spiega una di loro – ed essendo il cliente principale tra gli altri sono state fatte delle valutazioni sul fatto di portare avanti l’azienda oppure no e questo è un passo importante per tutti”. È stato il padre dell’artigiano a trovare il suo corpo senza vita dell’artigiano.
“Avevamo discusso insieme sul nostro futuro, se era sostenibile o no portare avanti l’azienda” ha sottolineato una delle sorelle, che aggiunge: “avevamo deciso che il passo da fare sarebbe stato quello di chiudere e di rimetterci in gioco in un’attività da dipendenti. Mio fratello aveva già diversi colloqui, proprio in questi giorni e quindi non ho mai avuto nessun segnale che potesse avere un crollo così”. Da parte della famiglia non c’è nessun rancore verso l’azienda americana. “C’è tanto dolore e non ho la minima intenzione di lanciare accuse contro qualcuno”.
L’articolo La storia dell’artigiano di 57 anni che si è tolto la vita dopo la cancellazione di un grosso ordine da una multinazionale americana proviene da Blitz quotidiano.