La storia dell’operaio morto di caldo in un cantiere nel Trevigiano. Il malore sotto il sole di mezzogiorno

È stato colpo da un malore sotto il sole cocente di mezzogiorno. Brahim Ait El Hajjam, di origini marocchine, ma da anni residente nel Trevigiano, aveva 47 anni ed era il titolare della Veneti Pavimenti di Loria, Comune nel quale risiedeva con la moglie e tre figli di 14, 19 e 23 anni. L’operaio stava tendendo il calcestruzzo nel parcheggio di una scuola a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna, quando è stato colpito probabilmente da un infarto, dovuto allo sforzo fisico, unito al gran caldo che si sta abbattendo sull’Italia in questi giorni. Ma sarà l’autopsia a fare chiarezza sulle cause del decesso.

Brahim era conosciuto in paese come una persona molto attiva e la sua famiglia è ben integrata nel tessuto sociale. La sua morte riaccende i riflettori sulle morti dovute al gran caldo sul posto di lavoro, con i sindacati che chiedono tutele per i lavoratori dei settori a rischio, sottolineando l’importanza dei “piani caldo”, che regolarizzano il lavoro nelle ore più calde, soprattutto per gli operai che lavorano all’aperto.

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