Una chiamata durata appena trenta secondi. Il tempo necessario per sincerarsi sulle condizioni della comunità cristiana di Gaza. Tanto è durata l’ultima telefonata di Papa Francesco alla chiesa della Sacra Famiglia di Gaza City. A pochi giorni dalla morte di Jorge Mario Bergoglio, padre Gabriel Romanelli, parroco dell’unica parrocchia cattolica nella Striscia, ci restituisce un ritratto intimo del pontefice, che dall’inizio del conflitto, ogni sera, intorno alle 20.00, chiamava la chiesa, restando in linea ben quindici minuti.
La chiamata quotidiana di Papa Francesco alla parrocchia di Gaza
Per i palestinesi, quella chiamata è stata un promemoria quotidiano, assai utile in tempi di guerra, quando il tempo scorre seguendo ritmi che non sono certo quelli regolari dei tempi di pace. “Tutte le volte che ci ha chiamato durante questa guerra , questa guerra orribile, per più di un anno e mezzo, ha invocato la pace e ha inviato le sue benedizioni a tutto il popolo di Gaza”, ha spiegato Romanelli alla Cnn. Parliamo di uno 0,0001% della popolazione cattolica globale che però, Papa Francesco non ha voluto ignorare, esponendosi notevolmente rispetto al conflitto israelo-palestinese.
Il sogno del viaggio a Gaza
Bergoglio voleva anche andare fisicamente a Gaza, perché quella chiamata quotidiana non era per lui sufficiente a esprimere la sua vicinanza alla popolazione colpita dalla guerra. A rivelarlo nelle scorse ore è stato Lucio Brunelli, scrittore e giornalista, ex vaticanista del Tg2, che ha avuto sempre un rapporto diretto con Bergoglio, fin dai tempi in cui era cardinale a Buenos Aires. Anche se anziano, malato e in carrozzina, il papa era pronto a intraprendere questo viaggio.
Una presa di posizione forte, scomoda, la più nitida tra i leader del mondo occidentale. E se è vero che, come ha scritto Papa Francesco nella prefazione del libro del cardinale Angelo Scola “Nell’attesa di un nuovo inizio. Riflessioni sulla vecchiaia”, la morte è solo “l’inizio di qualcosa”, da lassù, difficilmente si dorrà per le mancate condoglianze del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
L’articolo Le chiamate notturne di Papa Francesco a Gaza sono state il gesto più nitido e schierato di un leader occidentale nel conflitto israelo-palestinese proviene da Blitz quotidiano.