
Viaggio nella Sicilia della crisi idrica, dove la grande opera sullo Stretto voluta dal governo Meloni è un nonsense. Protagonista del mese, l’ex commissario europeo Paolo Gentiloni. E ancora, l’attacco frontale alla scienza dell’amministrazione Trump e il testamento ambientalista di Papa Francesco
“Non c’è acqua per fare il ponte”, scrive Maicol&Mirco nello “scarabocchio” realizzato per la copertina dell’ultimo numero di Nuova Ecologia. Una sintesi perfetta delle “due Sicilie” raccontate dal mensile di Legambiente. Da una parte quella in cui si vuole realizzare il ponte a campata unica più lungo al mondo, dall’altra quella in cui aprire un rubinetto e vedere l’acqua scorrere non è affatto scontato. E dove le infrastrutture stradali e ferroviarie sono carenti. Sulle due sponde interessate dal progetto della grande opera vivono migliaia di persone, le cui vite sono segnate dall’incertezza sul futuro, sugli espropri e sui lavori del cantiere.
Protagonista del mese è Paolo Gentiloni. L’ex commissario europeo per gli Affari economici e monetari, a colloquio con Roberto Della Seta, ribadisce la necessità che l’Europa non abbandoni in questo momento così delicato la bussola del Green deal: “È un processo irreversibile ma va reso più popolare, serve consenso sociale. Il pericolo per la transizione ecologica – afferma Gentiloni – è nell’asimmetria tra rifiuto e consenso: i contrari, in questo momento, sono più convinti dei favorevoli”.
In primo piano trova spazio, invece, il servizio “La scienza in marcia”, dedicato ai tagli, alle censure e ai ricatti con cui l’amministrazione Trump sta colpendo le università e gli istituti di ricerca statunitensi. A questo attacco frontale sta reagendo l’intera comunità scientifica internazionale, non soltanto quella americana. La solidarietà arriva anche dal nostro Paese, dove oltre mille membri eletti degli organi scientifici del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) hanno lanciato e sottoscritto un appello. Tra questi, il fisico Massimo Mazzer, intervistato da Nuova Ecologia.
Va infine segnalato “Il magistero di Francesco”, un contributo di Toni Mira in ricordo di Papa Francesco e del prezioso testamento ambientalista della “Laudato si’” che il Pontefice ha lasciato in eredità alle future generazioni