Nella notte (ora italiana) la premier Giorgia Meloni ha parlato all’Assemblea Generale dell’ONU: “Riteniamo che Israele non abbia il diritto di impedire che domani nasca uno Stato palestinese, né di costruire nuovi insediamenti in Cisgiordania al fine di impedirlo. Per questo abbiamo sottoscritto la Dichiarazione di New York sulla soluzione dei due Stati. È la storica posizione dell’Italia sulla questione palestinese, una posizione che non è mai cambiata”.
Sempre nella notte si sono verificati nuovi avvistamenti di droni nei pressi di alcuni aeroporti danesi. Il ministro della Difesa Troels Lund Poulsen ha affermato, in una conferenza stampa, che dietro l’incidente c’è un attore professionista. Si tratta, ha detto, di un attacco “sistematico” e lo descrive come “ibrido”. Il ministro ha poi però chiarito che non ci sono prove che la Russia sia dietro l’incursione dei droni.
Dalla Camera e dal Senato, il ministro della Difesa Guido Crosetto avverte: “La Flotilla si trova a 450 miglia dal punto pericoloso, che è l’uscita dalle acque internazionali. A quel punto nessuno sarà più in grado di garantire sicurezza e aiuto nel caso accadesse qualcosa. Forse la gravità della situazione sfugge ed essa non dipende dalla volontà del nostro Parlamento, del nostro governo o di quelli delle altre 44 nazioni rappresentate, perché una volta entrata in acque considerate israeliane sfuggirà dal controllo e dalla possibilità di agire di tutti noi”.
Le notizie del giorno in tempo reale:
12.55 Zelensky: “Il mio obiettivo è la pace, poi non mi candiderò”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato in un’intervista a Barak Ravid, nel programma ‘The Axios Show’, che non intende guidare il Paese in tempo di pace. Zelensky ha anche promesso di chiedere al parlamento ucraino di indire elezioni qualora si raggiungesse un cessate il fuoco. Alla domanda se considererebbe concluso il suo incarico una volta finita la guerra, Zelensky ha risposto che sarebbe “pronto” a dimettersi. “Il mio obiettivo è porre fine alla guerra”, non continuare a candidarmi, ha affermato il leader ucraino.
11.31 Inps, in 6 mesi saldo positivo 256.584 posti stabili
Nei primi sei mesi del 2025 sono stati attivati 4.252.592 nuovi posti di lavoro a fronte di 3.315.548 cessazioni con un saldo positivo di 937.044 posti (erano stati 948.485 nel primo semestre 2024). Lo rileva l’Osservatorio Inps sul mercato del lavoro, secondo il quale il saldo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato nel periodo è stato di 256.584 unità in aumento rispetto ai 243.207 registrati nello stesso periodo del 2024).
11.27 Flotilla, Crosetto: “La gravità della situazione sfugge”
“La Flotilla si trova a 450 miglia dal punto pericoloso, che è l’uscita dalle acque internazionali. A quel punto nessuno sarà più in grado di garantire sicurezza e aiuto nel caso accadesse qualcosa. Forse la gravità della situazione sfugge ed essa non dipende dalla volontà del nostro Parlamento, del nostro governo o di quelli delle altre 44 nazioni rappresentate, perché una volta entrata in acque considerate israeliane sfuggirà dal controllo e dalla possibilità di agire di tutti noi. Per questo stiamo cercando di agire ora ed è partita un’incessante azione diplomatica della presidente Meloni e del ministro Tajani”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella sua informativa al Senato.
10.18 “Casa Bianca minaccia licenziamenti di massa se shutdown”
L’ufficio bilancio della Casa Bianca sta dando istruzioni alle agenzie federali di preparare piani di licenziamenti di massa in caso di shutdown governativo, prendendo di mira in particolare i dipendenti che lavorano per programmi che non sono legalmente tenuti a proseguire. Lo scrive Politico. La direttiva, delineata in una nota dell’Office of Management and Budget, rappresenta una netta rottura rispetto alla gestione da parte del governo degli scenari di shutdown e un’escalation da parte dell’amministrazione in una situazione di stallo con i democratici sui finanziamenti federali. La scadenza del Congresso è il 30 settembre.
9.51 “Nessuna prova dietro droni ci sia Mosca”
Il ministro della Difesa danese ha affermato anche che non ci sono prove che la Russia sia dietro l’incursione dei droni. Il ministro della Difesa ha aggiunto che i droni “non provengono da molto lontano” e che l’episodio è diverso dagli incidenti precedent
9.25 Il ministro della Difesa danese: “Dietro l’incidente c’è un professionista”
Il ministro della Difesa Troels Lund Poulsen ha affermato, in una conferenza stampa dopo i nuovi avvistamenti notturni di droni, che dietro l’incidente c’è un attore professionista. Si tratta, ha detto, di un attacco “sistematico” e lo descrive come “ibrido”. Le forze armate danesi, aggiunge, hanno la capacità di abbattere i droni, ma al momento non esiste una minaccia militare diretta contro la Danimarca. Lo riporta Bbc.
8.47 Wafa, almeno 18 morti in attacchi a Gaza e Cisgiordania
iversi palestinesi sono stati uccisi e altri feriti in attacchi israeliani dalle prime ore di questa mattina nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa. Ad Al-Zawaida, nella Striscia di Gaza centrale, un attacco ha causato 11 morti e decine di feriti. A Khan Younis, 4 palestinesi sono stati uccisi e altri feriti in un raid aereo. Un altro civile è stato ucciso a Bani Suhaila. Inoltre, secondo fonti locali citate da Wafa, 2 palestinesi sono stati uccisi all’alba dopo che le forze israeliane hanno fatto irruzione nella città di Tammun, a nord della Cisgiordania.
8.25 Danimarca, avvistati droni in altri quattro aeroporti
La polizia danese ha ricevuto alle 4:21 odierne segnalazioni dell’avvistamento di droni nei pressi dell’aeroporto di Billund, nel centro della Danimarca. Lo spazio aereo è stato chiuso per un’ora. Altri droni sono stati segnalati attorno alle 22 di ieri negli scali di Esbjerg, Soenderborg e Skrydstrup, dopo che un avvistamento aveva portato alle chiusura dell’aeroporto di Aalborg. “Non è stato possibile abbattere i droni né individuare gli operatori” ha detto la polizia. Il traffico aereo ora è regolare. I ministri della difesa, Troels Lund Poulsen e della giustizia, Peter Hummelgaard, terranno una conferenza stampa in mattinata.
7.50 Kiev, abbattuto un jet Su-34 russo
Le forze di difesa ucraine hanno annunciato di aver abbattuto un caccia russo Su-34 nel settore di Zaporizhzhia. Lo scrive l’Aeronautica militare ucraina su Telegram. Il caccia è stato abbattuto intorno alle 4:00 locali (3:00 italiane), mentre conduceva attacchi con bombe aeree teleguidate. Sempre secondo le forze ucraine, la scorsa notte l’Ucraina è stata attaccata da 176 droni Shahed, Gerbera e di altri tipi. La difesa aerea ha annunciato di averne abbattuti 150, 13 hanno colpito 8 località, mentre i frammenti di un drone abbattuto hanno colpito una località.
6.30 Seul, Pyongyang ha 2.000 kg di uranio altamente arricchito
La Corea del Nord possiede fino a 2.000 kg di uranio altamente arricchito grazie agli sforzi decisi per espandere “drasticamente” le sue capacità nucleari negli ultimi anni. E’ la stima del ministro sudcoreano dell’Unificazione Chung Dong-young resa pubblica in una conferenza stampa, basata sui dati pubblici di esperti, secondo l’agenzia Yonhap. “È urgente uno stop. Anche in questo preciso momento, le centrifughe per l’uranio in quattro aree del Nord sono in funzione per accumulare materiale nucleare”, ha aggiunto Chung. La ripresa dei colloqui Nord-Usa sarebbe una “svolta” rispetto allo stallo per denuclearizzare il Paese eremita.
4.38 Netanyahu: “All’Onu per dire la nostra verità”
“All’Assemblea generale delle Nazioni Unite dirò la nostra verità: la verità sui cittadini di Israele, la verità sui nostri soldati e la verità sul nostro Paese. Denuncerò quei leader che, invece di attaccare gli assassini, gli stupratori e i massacratori di bambini, vogliono dare loro uno Stato nel cuore della Terra d’Israele. Questo non accadrà”. Lo ha detto – come riporta il Times of Israel – il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla pista dell’aeroporto Ben Gurion, prima di salire sul suo aereo per New York.
2.51 Meloni: “Israele non può impedire nascita Stato palestinese”
“Riteniamo che Israele non abbia il diritto di impedire che domani nasca uno Stato palestinese, né di costruire nuovi insediamenti in Cisgiordania al fine di impedirlo. Per questo abbiamo sottoscritto la Dichiarazione di New York sulla soluzione dei due Stati. È la storica posizione dell’Italia sulla questione palestinese, una posizione che non è mai cambiata”: lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel suo intervento all’assemblea generale dell’Onu, ribadendo che pero’ che “il riconoscimento della Palestina debba avere due precondizioni irrinunciabili”, il rilascio di tutti gli ostaggi e l’esclusione di Hamas da ruoli di governo.
2.34 Meloni all’Onu: “Israele ha superato limite proporzionalità”
“La reazione deve rispettare il principio di proporzionalità e Israele ha superato quel limite e su questo limite ha finito con l’infrangere norme umanitarie causando una strage tra civili. Una scelta che l’Italia ha definito inaccettabile e che porterà al nostro voto favorevole su alcune delle sanzioni proposte dall’Ue nei confronti di Israele”: lo ha detto la premier Giorgia Meloni intervenendo all’assemblea generale dell’Onu.
00.48 Polizia danese, zona militare coinvolta in sorvolo droni
La situazione dello scalo di Aalborg – l’aeroporto danese chiuso dopo il rilevamento di droni nelle vicinanze – è simile a quella vista a Copenaghen lunedì. Lo ha affermato il capo della polizia nazionale Thorkild Fogde in conferenza stampa, citato dal portale Politiken. “È un modello simile a quello che abbiamo visto a Copenaghen. I droni sono molto visibili e in alcune situazioni volano con le luci accese”, ha affermato, riferendo inoltre che Aalborg è anche una base aerea militare e, pertanto, anche le aree della difesa sono interessate dall’attività dei droni.
00.05 Scala mobile, Trump accusa l’Onu di sabotaggio e chiede un’inchiesta
Donald Trump accusa l’Onu di averlo sabotato, dopo che il teleprompter non ha funzionato durante il suo intervento e la scala mobile con lui e la First Lady Melania si è bloccata, e chiede un’inchiesta definendo quello che è successo “una vergogna”.
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