L’iceberg A-23A, il più grande del mondo, si sta disintegrando

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Nel 1986, l’iceberg A-23A misurava 4mila chilometri quadrati. Ora si è ridotto a circa 1.700 secondo il british Antarctic Survey

Si sta rapidamente disintegrando il “re degli iceberg”, indicato con la sigla A-23A, fino a pochi mesi fa il più grande tra quelli in movimento. È rimasto intrappolato in una corrente che scorre in senso antiorario attorno all’isola della Georgia del Sud, nell’Oceano Atlantico meridionale, perdendo porzioni di ghiaccio circa 400 chilometri quadrati ciascuna.
Quando si è staccato dall’Antartide, nel 1986, l’iceberg misurava circa 4mila chilometri quadrati: negli ultimi mesi ha perso circa l’80% della sua massa, secondo quanto riferisce il British Antarctic Survey (Bas), e si è ora ridotto a circa 1.700 chilometri quadrati. Andrew Meijers, un ricercatore del Bas, ha dichiarato alla Cnn statunitense che l’iceberg finirà probabilmente per allontanarsi dall’isola in direzione Nord-Est, prima di disintegrarsi del tutto.

La sigla che lo identifica, A-23A, indica che il re degli iceberg ha avuto origine dalla piattaforma di ghiaccio Filchner-Ronne, che costeggia il mare di Weddell, che si è inizialmente staccato da un blocco di ghiaccio di dimensioni ancora maggiori e che è stato il 23esimo a formarsi in quella zona dal 1978, anno in cui sono iniziate le identificazioni. Per 34 anni, fino al 2020, è rimasto incagliato a poca distanza dall’Antartide e ha poi ricominciato il suo viaggio verso Nord.

Solo altri sette iceberg noti hanno avuto dimensioni maggiori di A-23A e finora è stato brevemente sorpassato soltanto in poche occasioni, per riprendersi poi il primato. Attualmente il titolo mondiale è di diritto dell’iceberg D-15A, che si trova vicino alla stazione di ricerca australiana Davis in Antartide e misura circa 3mila chilometri quadrati. Ancora A-23A rimane il secondo più grande del mondo, ma crollerà rapidamente in classifica nelle prossime settimane mentre continua a perdere pezzi.