Love Actually è una delle commedie romantiche più amate, diventata un classico da rivedere ogni anno a Natale, ma come finisce davvero? Al di là delle immagini conclusive all’aeroporto sulle note di God Only Knows, che mostrano il lieto fine un po’ per tutti, cosa accade poi ai personaggi? Karen e Harry (Emma Thompson e Alan Rickman) rimarranno davvero insieme dopo il quasi tradimento dell’uomo? E Mark (Andrew Lincoln) avrà superato il suo amore per Juliet (Keira Knightley) nonostante quel bacio finale?
Tutte queste domande (e molte altre) hanno trovato risposta 14 anni dopo in un breve sequel di 17 minuti di Love Actually, intitolato Red Nose Day Actually, in cui lo stesso regista Richard Curtis ha riunito il cast originale, in occasione dell’evento benefico Red Nose Day, e ha immaginato come le vite dei personaggi siano andate avanti. Vediamo dunque nel dettaglio una spiegazione di cosa è accaduto davvero alla fine di Love Actually.
Juliet, Peter e Mark: L’iconica scena della dichiarazione
Vi ricordate dell’amore impossibile di Mark (Andrew Lincoln) per la giovane sposa del suo migliore amico Peter (Chiwetel Ejiofor)? È sicuramente una delle storyline più controverse perché, nonostante Mark non avesse speranze con Juliet (Keira Knightley), dopo la sua iconica dichiarazione con i cartelli, la ragazza lo bacia e questo ha generato dei pareri discordanti sulla conclusione della storia.
Ma il sequel non lascia dubbi: Juliet e Peter sono ancora felicemente sposati e la vita è andata avanti anche per Mark, che, rifacendo la sua scena più iconica, mostra dei cartelli in cui dice che ha sposato una supermodella, interpretata da Kate Moss.
Jamie e Aurelia: Ancora alle prese con le barriere linguistiche
Jamie e Aurelia (Colin Firth e Lúcia Moniz), lo scrittore e la sua domestica che non parlavano la stessa lingua, sono l’esempio di come in amore non esistono barriere, neppure quelle linguistiche. Infatti alla fine del film lui impara il portoghese e le fa una proposta di matrimonio sgrammaticata, ma efficace.
Dopo 14 anni i due sono ancora felicemente sposati e questa volta Aurelia parla bene l’inglese, mentre Jamie continua ad avere difficoltà con il portoghese. I due sono ancora molto felici e hanno tre figli, con Aurelia che rivela di essere di nuovo incinta nel sequel del 2017.
Billy Mack e Joe: Un amore tragico
In Love Actually, Bill Nighy interpreta la rock star Billy Mack, che sta cercando di tornare al primo posto con la cover della canzone Love Is All Around, trasformandola in una canzone natalizia. Non è cambiato molto negli anni successivi e continua a pubblicare cover della sua hit oltre ad aver scritto una biografia, Macknificent.
Ma che ne è stato del suo manager Joe (Gregor Fisher), a cui aveva dichiarato il suo amore alla fine del film? Purtroppo il suo caro amico, l’unico amore che avesse nella sua vita, è morto a causa di un grave infarto e lo rivela lo stesso Billy al DJ radiofonico della stessa stazione radio del film del 2003.
David e Natalie: La passione del ballo
Quattordici anni dopo, David, interpretato da Hugh Grant, è ancora Primo Ministro (record assoluto di permanenza in carica) e si diverte ancora a ballare nella sua residenza ufficiale al 10 di Downing Street. Con qualche acciacco e meno grazia, continua a divertirsi con i suoi passi di danza sulle note di Hotline Bling e a fare monologhi ricchi di humor durante le conferenze stampa.
Ancora ironico e affascinante tiene vivo il rapporto con la sua Natalie (Martine McCutcheon), che dal canto suo continua a stuzzicarlo e a tenerlo sulle spine, proprio come quando si sono conosciuti.
Rufus: L’eterno angelo dell’amore
Rufus, interpretato da Rowan Atkinson è un personaggio secondario, ma molto divertente, usato come espediente narrativo per aiutare o ostacolare i personaggi, come Harry di Alan Rickman, durante l’acquisto del regalo per la segretaria, e Sam di Thomas Brodie-Sangster per raggiungere la sua amata all’aeroporto. Una specie di “angelo” come lo ha definito la sceneggiatrice Emma Freud, che continua ad essere un venditore e si prende ancora il suo tempo per impacchettare gli acquisti.
Daniel e Sam: Unità familiare
Daniel (Liam Neeson) è il patrigno di Sam (Thomas Brodie-Sangster), che si prende cura di lui dopo la morte della moglie. Alla fine di Love Actually il figlio undicenne è riuscito a dichiararsi al suo primo amore, Joanna, e il padre ha iniziato una storia con la madre di un compagno di scuola di Sam, interpretata da Claudia Schiffer. Nel sequel vediamo che il legame padre-figlio è ancora forte, anche se il ragazzo si è trasferito a New York e Daniel è rimasto a Londra. In campo sentimentale ritorna a galla il primo amore per Joanna (Olivia Olson), che Sam ha rincontrato in America e con cui è in procinto di sposarsi. Per quanto riguarda Daniel non è chiaro se fa ancora coppia con Carol (Claudia Shiffer).
Karen e Harry: Il finale segreto
Una delle storie più toccanti è quella di Karen e Harry (Emma Thompson e Alan Rickman) che, dopo la quasi scappatella di lui con la segretaria Mia, alla fine del film sembrano tornati insieme, e li vediamo salutarsi all’aeroporto in modo un po’ freddino. Red Nose Day Actually, il titolo del corto sequel, non ci dà notizie in più, poiché i due non sono tornati per il breve sequel a causa della tragica morte di Alan Rickman all’età di 69 anni nel 2016.
Tuttavia un paio di anni prima dell’uscita del film, la sceneggiatrice di Love Actually Emma Freud ha fornito notizie sulla loro situazione sentimentale in un tweet affermando che “i due non si sono lasciati, ma a casa non sono più felici come una volta“.
Sarah: Non è cambiato niente? Forse…
Sarah, interpretata da Laura Linney, ha avuto la storia più solitaria e triste del film. Innamorata da sempre del suo collega Karl, riesce finalmente ad avere la sua occasione, che svanisce a causa della presenza “ingombrante” del fratello malato, che la chiama in continuazione. Il suo amore fraterno sembra aver preso il sopravvento nella sua vita, ancora solitaria: lavora fino a tardi, apparentemente si rifiuta di flirtare con i suoi colleghi e corre al telefono ogni volta che squilla.
Ma questa volta si scopre che non è più suo fratello che la chiama, ma suo marito, interpretato da Patrick Dempsey e nel sequel si vede anche il disegno di un bambino, a dimostrazione del fatto che Sarah ha finalmente trovato l’amore e formato una famiglia.
L’articolo Love Actually: la spiegazione del finale si rivela in un sequel poco conosciuto proviene da ScreenWorld.it.