Luciana inseguita e uccisa dall’ex, 14 coltellate in 17 secondi. Il killer: “Mi è salito tutto il male che mi hanno fatto”

Il femminicidio di Luciana Ronchi, uccisa mercoledì a Milano, è stato ripreso in video da una telecamera di sorveglianza del condominio. Le immagini mostrano la sequenza dell’orrore, con Luigi Morcaldi che uccide la sua ex a pochi passi dalla casa di Bruzzano, alla periferia di Milano, in cui i due hanno vissuto fino al 2022. Morcaldi, dopo essere stato rintracciato e bloccato dalle forze dell’ordine, ha immediatamente confessato: “Pensavo a due coltellate, non a 14. La prima alla gola, le altre non so, forse al volto. Quando l’ho vista non ho capito più niente, la rabbia, ho visto nero. Ho subito da lei una crudeltà disumana”. Agli inquirenti e agli investigatori ha tentato ancora di giustificarsi: “Mi è salito tutto il male che mi hanno fatto”.

L’aggressione in 17 secondi

Nel video dell’omicidio si vede Morcaldi con il proprio scooter nella stradina che dà sul Parco Nord. L’uomo all’improvviso fa un’inversione a U, nell’esatto momento in cui si vede una donna mentre percorre a piedi il vialetto: si tratta proprio di Luciana Ronchi, che sta tornando a casa. La donna vede lo scooter e capisce subito di chi si tratta. Morcaldi la raggiunge, mentre lei cerca di evitarlo. Lui però la prende con la forza, la spinge tra due auto in sosta e la colpisce più volte. L’aggressione dura 17 secondi. La telecamera riprende poi un uomo in bicicletta che si avvicina. Morcaldi lascia la donna che, barcollando, cammina per pochi metri. Il killer si allontana, mentre tutti sono sotto shock. Alla fine, Luciana crolla a terra e viene trasportata d’urgenza al Niguarda, dove muore dopo diverse ore di agonia.

Il racconto del testimone

Un testimone ha poi spiegato di aver notato su un “marciapiede opposto a quello in cui mi trovavo” in compagnia di un collega, che ha poi prestato i primi soccorsi alla signora, “un individuo a piedi che tirava i capelli lunghi di una donna davanti a sé, la quale urlava con forza e cercava di divincolarsi”. L’uomo, poco dopo identificato in Morcaldi, “lasciava la presa, urlava con rabbia contro la sua vittima la frase: ‘vai fuori da casa mia!’ e sferrava due colpi al volto simili a due pugni” alla 62enne che poi si è accasciata al suolo. “Rimanevo paralizzato ad assistere alla terribile scena mentre il mio collega si avvicinava velocemente ai due per dividerli e cercare di soccorrere la donna a terra”.

Significativa anche la deposizione del custode del palazzo dove viveva Luciana Ronchi: “Da quando si è separato dalla moglie non l’ho più rivisto, fatta eccezione per ieri sera, il 21 ottobre. Era molto agitato ed arrabbiato, insisteva, ripetendo di essere arrabbiato con la moglie ed urlando sosteneva che sarebbe dovuta essere lei ad andarsene dalla loro casa. Mi è sembrato strano vedere Morcaldi ieri sera nella mia via”.

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