Mattarella: il dialogo aiuta la pace, la Carta dell’Onu è la bussola per le crisi

 

Roma, 30 set. (askanews) – “Viviamo oggi più che mai in un’era di conflitti e tensioni che travalicano ampiamente i confini non soltanto nazionali e regionali, e mettono in discussione, nell’ordine globale, principi e regole universali, che pensavamo di poter dare per acquisite”. Fenomeni “di vasta portata, quali il cambiamento climatico, l’avanzamento della desertificazione, la transizione energetica, il tema cruciale della sicurezza alimentare, che impongono una riflessione e un’azione concertata dell’intera comunità internazionale”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante il suo viaggio in Kazakistan, nel suo intervento all’Accademia Nazionale per la Pubblica Amministrazione di Astana.

“Sarebbe velleitario – ha proseguito il Capo dello Stato – immaginare che singoli Stati siano in grado di attuare soluzioni efficaci su fenomeni di così vasta portata, prescindendo dalla collaborazione con gli altri Paesi” e “Italia e Kazakhstan condividono la responsabilità di contribuire a percorsi di dialogo e che aiutino a mantenere la pace e la stabilità, a promuovere lo sviluppo nel rispetto dei principi di giustizia, equità, solidarietà, leale collaborazione”.

“In tale spirito, apprezziamo pienamente il costante riferimento delle istituzioni kazake alla centralità della Carta delle Nazioni Unite e dei suoi valori, quale bussola per affrontare ogni crisi e ogni conflitto da una prospettiva equilibrata e costruttiva”, ha sottolineato Mattarella.

“Il percorso della Repubblica del Kazakhstan dall’indipendenza è eloquente, a partire dalla scelta di rinunciare agli ordigni nucleari esistenti sul suo territorio e di aderire al Trattato di non proliferazione e di messa al bando degli esperimenti nucleari. Una scelta di pace e di civiltà”, ha fatto notare il presidente evidenziando come la “comune adesione ai valori del multilateralismo e la condivisa volontà di operare per rendere più efficaci le organizzazioni in cui si esprimono” siano “elementi che contribuiscono a consolidare il dialogo tra Astana e Roma”.

“L’amicizia sincera che unisce i nostri Paesi e i nostri popoli non si riverbera soltanto nel dialogo istituzionale in continua crescita, ma interpella le rispettive società civili, nell’ambito del rapporto bilaterale, con significativi risultati sul terreno culturale e sul piano economico e commerciale con cifre di assoluto rilievo”, aggiunge.

Ad avere un ruolo nel dialogo tra le nazioni è la “dimensione culturale” che “ovunque, nel mondo” è “lo strumento più efficace e più importante per far conoscere, condividere sensibilità e rimuovere contrapposizioni che portano a guerre e tensioni”, dice Mattarella ricordando i rapporti tra Italia e Kazakistan che condividono l’esistenza di “antiche tradizioni” e “sensibilità culturale”. “L’apertura dell’Istituto di cultura italiano qui è proprio il segno che registra questa intensa, comune, condivisa volontà di approfondimento culturale”. Rapporti che rendono “molto più solide, più convincenti, più stimolanti le nostre collaborazioni anche negli altri comparti: quello economico, quello turistico, quello generale”.

Si tratta di interazioni “proficue” tra “istituzioni, imprese, realtà economiche e accademiche nonché – per restare nell’alveo dell’istituzione che oggi cortesemente mi ospita – amministrazioni pubbliche dei rispettivi Paesi” che, puntualizza, come “punto focale” hanno “le persone” che sono “al centro dell’attività della pubblica amministrazione è alla base delle scelte democratiche operate dai nostri Paesi”.

 

[Oggi più che mai un’era di conflitti e tensioni internazionali, necessaria collaborazione tra Paesi|PN_20250930_00007|in02|https://askanews.it/wp-content/uploads/2025/09/20250930_105004_E05C0E6C.jpg|30/09/2025 10:50:15|Mattarella: il dialogo aiuta la pace, la Carta dell’Onu è la bussola per le crisi|Mattarella|Politica]