“L’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati è un compito dello Stato. Lo dice la legge (DL 142/2015 art.19). I Comuni possono svolgere una supplenza temporanea, in caso di indisponibilità di posti nelle strutture statali, e comunque senza costi o oneri a loro carico”. Lo scrive il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, sui social. “Succede invece esattamente il contrario: lo Stato non fa nulla e scarica oneri e costi sui Comuni, rimborsandoli in modo del tutto insufficiente”, attacca Gori.
“Per questo il Comune di Bergamo ha prima diffidato e poi attivato un ricorso al Tar contro il Ministero degli Interni, per ottenere il rispetto della legge e la restituzione dei costi impropriamente sostenuti. Sarebbe utile che anche le altre città – governate dalla sinistra come dalla destra, non c’entra il colore politico – facessero la stessa cosa. E che nel frattempo il Governo attivasse immediatamente i 4.000 posti Sai aggiuntivi, richiesti dall’Anci e finora negati“, è la sollecitazione di Gori.
“Il Sai è il principale sistema di accoglienza per i minori stranieri prescritto dalla legge. Ma lo Stato non lo finanzia a sufficienza. Bergamo dispone di soli 30 posti Sai, ma oggi deve farsi carico dell’accoglienza di 282 minori stranieri. Infine, si alzi almeno a 100-120 €/giorno il rimborso per l’accoglienza nei Cas minori (oggi a 60 €) altrimenti i bandi prefettizi continueranno ad andare deserti”.