Modello 730, l’immobile in comodato d’uso gratuito è considerato reddito? Il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate

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Modello 730, l’immobile in comodato d’uso gratuito è considerato reddito? Il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate

Modello 730 comodato

Chi riceve un immobile in comodato d’uso gratuito, deve inserirlo nel modello 730 per la dichiarazione dei redditi, oppure no? Ecco cosa spiega l’Agenzia delle Entrate.

Per la dichiarazione dei redditi in Italia è necessario indicare tutti i redditi percepiti nell’anno precedente, siano essi monetari o derivanti da beni immobili e terreni. I redditi da lavoro dipendente comprendono stipendi, salari e indennità. A questi si affiancano i redditi assimilati, come pensioni e assegni di mantenimento. Anche chi percepisce compensi per lavori occasionali o borse di studio significative deve inserirli nella dichiarazione. I redditi di lavoro autonomo comprendono i compensi ricevuti da liberi professionisti, commercianti e artigiani, anche se svolti senza partita IVA, purché occasionali. Vanno inoltre riportati i redditi fondiari, cioè quelli derivanti da fabbricati e terreni. Per gli immobili, il riferimento è la rendita catastale rivalutata, anche se solo gli immobili locati influenzano l’Irpef, salvo eccezioni.

L’abitazione principale e le sue pertinenze sono di norma escluse, mentre le seconde case non locate possono concorrere parzialmente alla base imponibile. Tra i redditi da capitale figurano interessi su conti, titoli di Stato, dividendi societari e plusvalenze finanziarie, se tassabili. Sono da includere anche i redditi definiti “diversi”, come vincite o guadagni da prestazioni occasionali. Infine, chi percepisce redditi da attività estere (affitti, dividendi, interessi) ha l’obbligo di dichiararli, anche ai fini del monitoraggio fiscale. Una dichiarazione completa e corretta è essenziale per evitare errori e sanzioni, poiché ogni reddito contribuisce al calcolo dell’imposta complessiva.

Modello 730: l’immobile in comodato d’uso gratuito fa reddito oppure no? E per chi?

A proposito di redditi da dichiarare, un contribuente ha chiesto all’Agenzia delle Entrate un chiarimento che potrebbe essere utile a tutti. In particolare, mediante la Posta di FiscoOggi, è stato chiesto all’Agenzia delle Entrate se l’immobile, ricevuto in comodato d’uso gratuito da un fratello, va considerato come reddito per il locatore o per il locatario dell’immobile. L’Agenzia delle Entrate ha stabilito che, secondo quanto stabilito dall’articolo 26, comma 1, del Tuir, il reddito fondiario deve essere incluso nel reddito complessivo del soggetto che detiene l’immobile a titolo di proprietà, usufrutto o altro diritto reale. Non è, dunque, rilevante chi utilizzi materialmente il bene, ma chi ne ha la titolarità giuridica.

Modello 730 comodato
La risposta dell’Agenzia delle Entrate. (Fonte: Twitter – X).

Nel caso del comodato, anche se l’immobile viene utilizzato da un familiare, ad esempio un fratello, il reddito fondiario resta in capo al proprietario, ossia il comodante. Il comodatario, pur avendo l’uso dell’immobile, non ne ha la proprietà né un diritto reale, ma soltanto un diritto personale di godimento. Questo significa che l’immobile non entra nella sua dichiarazione dei redditi e che, a fini fiscali, resta di esclusiva competenza del titolare del diritto reale. Pertanto, anche se il bene non produce reddito effettivo per il comodante, egli deve comunque dichiararlo fiscalmente, in quanto continua a possederlo giuridicamente. La concessione in comodato non altera questa situazione, che resta valida finché non interviene un cambiamento nella titolarità del diritto reale.

Modello 730, l’immobile in comodato d’uso gratuito è considerato reddito? Il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate
Giuseppe Meccariello