Morta dopo una liposuzione a Istanbul, aveva 56 anni. Il consolato italiano chiede chiarimenti

Non ce l’ha fatta Milena Mancini, imprenditrice di 56 anni originaria di Isola Liri, in provincia di Frosinone. Dopo venti giorni di terapia intensiva all’ospedale universitario di Istanbul, la donna è morta senza mai riprendere conoscenza. Era partita dalla Ciociaria per sottoporsi a un intervento di liposuzione in una clinica privata turca, ma durante l’operazione qualcosa è andato storto.

Secondo quanto ricostruito, la paziente avrebbe subito una lesione accidentale allo stomaco, che ha provocato una grave emorragia e un repentino peggioramento delle sue condizioni. I medici hanno sospeso l’intervento, tentando disperatamente di rianimarla e trasferendola poi d’urgenza in una struttura pubblica attrezzata per le emergenze. Da quel momento, la donna ha lottato tra la vita e la morte per quasi tre settimane, fino al tragico epilogo.

Il ruolo del consolato e le indagini sulle cause

Fin dal 18 settembre, giorno del ricovero, il consolato italiano a Istanbul aveva seguito il caso, mantenendo contatti costanti con la famiglia e con i medici. I parenti, che il 7 ottobre avevano riferito di un lieve miglioramento, sono stati travolti dalla notizia del decesso. Ora il consolato ha chiesto chiarimenti ufficiali all’ospedale per comprendere le reali cause del peggioramento improvviso e verificare eventuali responsabilità mediche. L’obiettivo è fare piena luce sull’accaduto e consentire alla famiglia di riportare in Italia la salma per i funerali.

 

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