Raffica di multe e di patenti ritirate a 48 ore dall’entrata in vigore del nuovo codice della strada. Un primo bilancio è arrivato oggi dai ministeri dei Trasporti e dell’Interno, che hanno contato un totale di quasi 5.000 multe comminate ad automobilisti colpevoli di aver violato le nuove regole.
Codice della strada, 4744 multe in 48 ore
Nel dettaglio, sono 4.744 le violazioni contestate nelle prime 48 ore di entrata in vigore del nuovo codice, messo a punto dal ministro Salvini. In particolare, già 14 automobilisti sono stati sanzionati per essere stati trovati alla guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti. Inoltre, le patenti ritirate sono state 331, mentre 8.136 i punti decurtati dai documenti di guida.
Tra il 13 e il 15 dicembre – affermano i due ministeri – sono stati rilevati da Polizia Stradale e Arma dei Carabinieri 626 incidenti stradali complessivi. Dall’entrata in vigore del nuovo codice della strada, per 48 ore, sono state 19.154 le pattuglie di Polizia e Carabinieri impegnate nei controlli stradali.
Delle oltre 4.700 violazioni contestate, 431 sono dovute al superamento dei limiti di velocità, 365 al mancato uso delle cinture di sicurezza, 117 all’uso scorretto del cellulare alla guida. Oltre a punti decurtati e patenti sospese, sono state ritirate anche 224 carte di circolazione.
Su 4.599 conducenti – spiegano i ministeri – si è reso necessario il controllo con etilometri e/o precursori e, di questi, 170 sono stati sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica e 14 per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Cannabinoidi terapeutici, cosa succede
Fonti del ministero dei Trasporti, intanto, fanno sapere che non ci saranno punizioni per chi viene trovato alla guida positivo a sostanze stupefacenti per aver assunto farmaci contenenti cannabinoidi. È infatti in arrivo una circolare che farà chiarezza sul punto, precisando che sarà necessaria una valutazione caso per caso, senza prevedere divieti assoluti di guida.
“Basta fake news sul nuovo codice della strada”, afferma a tal proposito il Mit, che ricorda di aver chiarito ripetutamente che non cambiano i limiti per l’assunzione di alcol. Si ribadisce, inoltre, che i pazienti che assumono cannabinoidi “dovranno continuare a seguire quanto già oggi riportato nei prontuari terapeutici e riferirsi alle indicazioni del proprio medico curante. Non vi è quindi nessun divieto assoluto di guida per tali pazienti – proseguono le fonti del Mit – ma una necessaria ponderazione caso per caso, in base allo stato di salute del singolo e alle terapie somministrate, come già avviene oggi. La differenza sostanziale rispetto al passato – sottolineano ancora – è che ora le Forze dell’Ordine avranno strumenti di controllo indipendenti dallo stato di alterazione”.
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