“Obiezione alla guerra”: in Italia la marcia per la pace degli attivisti israeliani e palestinesi

"Obiezione alla guerra": in Italia la marcia per la pace degli attivisti israeliani e palestinesi

Quattro ragazzi sono arrivati in Italia da Israele e dai territori palestinesi per dire no al conflitto in Medio Oriente. Partito da Milano, il tour prosegue a Firenze, Roma e Bari fino al 26 ottobre. A sostenere l’iniziativa anche Legambiente Lombardia

di SILVIA ARGENTIERO

Quattro testimoni della nonviolenza in tour in Italia per dire no alla guerra in Medio Oriente. Il loro cammino nel nostro Paese è iniziato da Milano lo scorso 16 ottobre. A sostenerli nella loro marcia pacifica la Rete pace e disarmo e alcune associazioni lombarde tra cui Legambiente Lombardia, le Acli Milanesi e Un ponte per.

Tra loro c’è Sophia Orr, 19 anni, attivista per la pace e obiettrice di coscienza israeliana che lo scorso febbraio ha rifiutato di arruolarsi per il servizio militare obbligatorio nell’Idf, le forze di difesa israeliane. Una scelta che ha pagato con 85 giorni di detenzione nel carcere militare. Per Daniel Mizhrai non è stato diverso: ha passato 50 giorni in carcere per aver fatto obiezione, rifiutando la coscrizione nell’esercito israeliano perché pensa che “l’obiezione di coscienza sia l’atto di ribellione migliore che un israeliano possa fare in questo momento contro la violenza dell’occupazione di questo regime; è il primo passaggio per costruire una società più democratica e inclusiva”. A loro si sono uniti nel tour in Italia Tarteel Al Junaidi e Aisha Omar, attiviste nonviolente palestinesi per i diritti umani e per il cambiamento sociale con mezzi pacifici, nate e cresciute nei territori palestinesi occupati.

Questi attivisti sono in Italia perché convinti che il supporto internazionale e la cooperazione siano gli strumenti migliori per denunciare e porre fine a quello che sta avvenendo in Cisgiordania. Nel nostro Paese sono arrivati grazie a “Obiezione alla Guerra”, la campagna a sostegno dei movimenti pacifisti, nonviolenti e degli obiettori di coscienza che si impegnano per la convivenza dei popoli israeliano e palestinese. I quattro attivisti hanno infatti formato un “gruppo misto” israelo-palestinese in rappresentanza dei movimenti: Mesarvot, una rete di giovani attivisti israeliani, obiettori, solidali con i palestinesi che vivono sotto occupazione e che sostengono i diritti umani e i diritti politici sia per i palestinesi sia per gli israeliani, e Community Peacemaker Teams – Palestina, associazione che sostiene la resistenza di base nonviolenta guidata dai palestinesi contro l’occupazione israeliana.

Da Milano il tour prosegue in questi giorni in altre città italiane: il 22 ottobre a Firenze, il 23 e 24 ottobre a Roma, il 26 ottobre a Bari. Tutte le informazioni sulla loro campagna sono disponibili a questo link.