Nuovi elementi emergono nell’ambito dell’indagine sul duplice omicidio di Villa Pamphili, che vede accusato Francis Kaufmann, cittadino americano arrestato lo scorso 13 giugno in Grecia e in fase di estradizione in Italia. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, la Polizia Scientifica ha isolato un profilo genetico maschile su alcuni reperti analizzati, fra cui un telo nero sotto il quale è stato rinvenuto il corpo di Anastasia Trofimova. Le analisi condotte hanno portato all’individuazione di tracce biologiche miste – “saliva e sangue”, come specificato – che contengono un profilo genetico compatibile per metà con quello di Andromeda, la figlia undicimesenne di Kaufmann, anch’essa vittima della tragedia.
Il dato genetico è significativo: il profilo individuato è per il 50% riconducibile proprio a Francis Kaufmann, in quanto genitore biologico della bambina. Questo riscontro scientifico si aggiunge al quadro indiziario costruito dalla Procura, rafforzando la tesi che il 48enne sia responsabile di entrambi gli omicidi.
Un nuovo elemento probatorio
L’ipotesi accusatoria trova quindi nuovo sostegno in una prova scientifica difficilmente contestabile. Gli investigatori, attraverso un percorso deduttivo e l’analisi incrociata dei reperti, ritengono che il profilo genetico isolato rappresenti “un elemento probatorio che avvalora la tesi del duplice omicidio”, come scrive il quotidiano romano. L’estradizione di Kaufmann, attesa proprio per oggi, potrà consentire agli inquirenti italiani di confrontarsi direttamente con l’indagato e approfondire eventuali altri riscontri investigativi.
L’articolo Omicidio Villa Pamphili, individuato il Dna di Kaufmann sul sacco che copriva Anastasia proviene da Blitz quotidiano.