Un uomo ebreo francese è stato aggredito e allontanato da un autogrill di Lainate, nei pressi di Milano, al grido di “Palestina libera”. L’uomo di 53 anni è stato riconosciuto per via di una kippah che indossava mentre era in fila per il bagno con il figlio di 6 anni. Prima ha ricevuto delle urla contro e sarebbe stato poi anche spintonato.
Il video dell’aggressione avvenuta sull’A8 in direzione Milano è stato postato sui social. L’uomo è stato affrontato da un gruppo di persone che gli hanno urlato “Palestina libera, free Palestine” e “Qui non è Gaza, qui siamo a Milano. Assassini, andate a casa vostra”. Il 53enne con cittadinanza francese ha raccontato: “Tutto è partito da un giovane con la barba che ha gridato ‘Free Palestine’. Io mi sono difeso e ho girato un video, che molti mi hanno chiesto di cancellare. Al mio rifiuto è scattata la furia di alcuni presenti”.
La Digos ha avviato delle indagini per risalire ai responsabili dopo una denuncia arrivata alla polstrada di Busto Arsizio e sta analizzando le telecamere dell’area di sosta sulla Milano Laghi raccogliendo anche elementi utili. Gli investigatori stileranno poi un’informativa sulla base della quale potrebbero emergere eventuali ipotesi di reato.
«ODIO» 📽️
Un padre e il figlio di sei anni sono stati aggrediti e picchiati in un autogrill a Lainate, vicino #Milano .
I due, di nazionalità francese, indossavano la kippah ⤵️#28luglio📽️@DanieleNahum pic.twitter.com/6YnGNO5JQ9
— Mi-Tomorrow (@MiTomorrow) July 28, 2025
Unanime la condanna da parte di diversi esponenti politici e da parte delle comunità ebraiche. Davide Romano, direttore del Museo della Brigata Ebraica ha commentato: “L’aggressione a una famiglia francese perché di religione ebraica avvenuta in un’area di servizio su un’autostrada milanese al grido di Free Palestine ci segnala per l’ennesima volta come l’antisemitismo sia in forte crescita nel nostro Paese. Richiedo che le forze dell’ordine e la magistratura procedano speditamente al riconoscimento e alla sanzione di questi razzisti antisemiti. Non solo perché tutti i reati d’odio vanno sempre perseguiti, ma anche a tutela del buon nome di Milano e della sua tradizionale accoglienza che nulla ha a che fare con questi trogloditi”.
Per Walker Meghnagi, presidente della Comunità Ebraica di Milano, “il poveretto è stato aggredito fisicamente, picchiato da più persone che gli hanno spaccato gli occhiali e volevano portargli via il telefonino per cancellare le immagini. Una famiglia francese colpita ferocemente, l’ennesima manifestazione di un pericolosissimo rigurgito di crescente antisemitismo. Ci auguriamo, come Comunità ebraica di Milano, che le segnalazioni, già fatte alle forze dell’ordine, circoscrivano velocemente questo tipo di reazioni completamente fuori controllo che vengono generate dal clima di odio che i politici e il mondo della comunicazione continua a provocare con risultati sempre più fuori controllo e riteniamo fondamentale che la politica ponga un freno a questa pericolosa reazione”. Meghnagi ha concluso: “Siamo vicini a questi nostri correligionari che sono stati investiti e colpiti da simili barbare reazioni, che nulla hanno a che vedere con la tragica situazione in Medio Oriente”.
L’articolo Padre e figlio ebrei aggrediti all’autogrill vicino Milano: “Palestina libera, assassini andate a casa vostra” proviene da Blitz quotidiano.