Pamela Genini, percosse e intimidazioni appena due mesi dopo l’inizio della relazione con Gianluca Soncin: aveva paura di denunciarlo

Secondo quanto ricostruito, Pamela Genini, uccisa dal compagno Gianluca Soncin a Milano con 24 coltellate, era stata vittima di un interminabile ciclo di percosse e intimidazioni cominciato già due mesi dopo l’inizio della loro relazione. Tra quelli che conoscevano Pamela (29 anni), c’è chi ha descritto la sua relazione con Gianluca Soncin (52 anni) come un vero e proprio incubo: “Ammazzo te e tua madre”, le avrebbe detto più volte minacciandola. In questo clima di terrore, durante il quale più provava ad allontanarlo più lui diventava aggressivo, Pamela riusciva a confidarsi con poche persone, con qualche amica e con il suo ex compagno, con cui era al telefono durante l’agguato fatale.

Un anno di violenze continue e la paura di denunciare

Nonostante le violenze fisiche e le ripetute minacce di morte, Pamela non aveva mai denunciato Soncin per paura che potesse far del male a lei e alla madre. L’uomo la isolava dalle amiche, la controllava costantemente e le imponeva ricatti economici, approfittando di essere più grande e più ricco. L’ex compagno della 29enne ha raccontato che i due si erano trasferiti a Cervia, a casa di Soncin. Pamela, però, se ne sarebbe andata dopo poche settimane. Stando al racconto dell’ex fidanzato, Soncin faceva uso di droghe e farmaci psicotropi che gli facevano perdere spesso la lucidità. Quest’estate erano stati in vacanza all’isola dell’Elba, dove Soncin, come riferito dall’ex compagno, avrebbe provato a uccidere Pamela per la prima volta. Dopo averla aggredita con calci e schiaffi, l’avrebbe “minacciata con schegge di vetro, tentando di gettarla dal balcone della stanza”. Lo staff dell’hotel sarebbe intervenuto per fermarlo.

polizia a casa pamela genini
Pamela Genini, percosse e intimidazioni appena due mesi dopo l’inizio della relazione con Gianluca Soncin: aveva paura di denunciarlo (Fonte Ansa) – Blitz Quotidiano

Il 9 maggio scorso, Soncin ha bussato minaccioso e con violenza alla porta di Pamela cercando di farsi aprire. La 29enne ha deciso così di chiamare il 112, riferendo poi agli agenti di conoscere Soncin “da un anno come amico”. L’uomo si era poi allontanato di sua iniziativa, mentre a Pamela era stato consigliato di sporgere una denuncia. Soncin, per il brutale assassinio di Pamela Genini, è accusato di omicidio, aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi, dalla relazione sentimentale, dalla crudeltà e dallo stalking.

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