Pap, a Spresiano il primo impianto per il riciclo dei prodotti assorbenti per la persona

i-Foria a Spresiano (Tv)

Inaugurato il 21 luglio in provincia di Treviso da i-Foria. Il suo processo rispetta i criteri biologici, chimici e ambientali stabiliti dal decreto End of waste

Il 21 luglio nel Centro Ingegneria i-Foria a Spresiano, in provincia di Treviso, è stato inaugurato l’impianto dimostrativo più avanzato al mondo per il riciclo integrale dei prodotti assorbenti per la persona (Pap), come pannolini, dispositivi per l’incontinenza e assorbenti igienici. Quella sviluppata e brevettata da i-Foria è una tecnologia rivoluzionaria con la quale è possibile riciclare fino al 100% dei rifiuti derivanti dai Pap trasformandoli in materie prime seconde (materiale assorbente e plastica) che potranno essere reintegrate in nuovi cicli industriali. Il processo non solo rispetta i più stringenti criteri di sicurezza, ma offre anche una soluzione concreta per ridurre l’enorme quantità di rifiuti da Pap che attualmente finisce in discarica o negli inceneritori e rappresenta un grave problema ambientale per tutti i paesi.

Ogni anno, a livello globale, vengono prodotti 30 milioni di tonnellate di rifiuti da Pap, l’equivalente di una fila ininterrotta di camion che va da Lisbona a Tokyo. In Europa, la quantità ammonta a 8,5 milioni di tonnellate, e in Italia a 900.000 tonnellate – una quantità sufficiente a riempire tre discariche ogni anno. Attualmente oltre 18 milioni di cittadini sono già serviti dalla raccolta differenziata dei pap, e cresce l’interesse per una rete nazionale di impianti in grado di dare vera circolarità a questa frazione oggi non valorizzata.

L’impianto di i-Foria: tecnologia e prospettive

L’iniziativa di i-Foria si inserisce nell’ambito del Pnrr che attraverso la misura M2C1.1.I1.1 – LINEA C ha previsto il finanziamento di 15 impianti dedicati al riciclo dei Pap. Oggi prende forma un’infrastruttura strategica che posiziona l’Italia come primo Paese al mondo ad avviare una filiera industriale certificata per il riciclo di questa tipologia di rifiuti.

Il processo pensato da i-Foria rispetta pienamente i rigorosi criteri biologici, chimici e ambientali stabiliti dai decreti End of waste di Italia e Paesi Bassi. Il processo di sterilizzazione a vapore è certificato da un ente terzo e si attiene a determinati standard sui dispositivi medico-chirurgici. L’impatto odorigeno e acustico è trascurabile, non è richiesta una Via (valutazione di impatto ambientale) e le materie prime seconde prodotte rispettano i criteri per acqua potabile e per alcune applicazioni risultano migliori di quelle vergini.

Grazie al primo seed round di fund raising da 1,7 milioni di euro, completato a ottobre 2024 con Tech4Planet, il Polo nazionale di trasferimento tecnologico per la sostenibilità ambientale promosso da Cdp Venture Capital, MITO Tech Ventures, fondo di venture capital lanciato da MITO Technology, e a partnership strategiche, i-Foria punta ora all’espansione commerciale della propria tecnologia su scala industriale, a partire dal primo impianto Pnrr già aggiudicato a Capannori, in provincia di Lucca, e da ulteriori gare in corso.

Con questo nuovo impianto si rafforza un primato italiano nell’economia circolare, fondato su un End of waste unico al mondo, e su una tecnologia made in Italy che coniuga innovazione, sostenibilità e filiere di valore.

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