“Passeggiate intorno ai laghi” la prima guida sul Nordest di Elisa Cozzarini

In uscita il 6 giugno il manuale pensato per chi vuole solo camminare, ma anche per chi non manca di una buona preparazione atletica
C’è chi va al lago per un bagno, chi per una foto, chi per una fuga romantica. Elisa Cozzarini, giornalista esperta di temi ambientali, invece ci invita a fare qualcosa di più: camminare attorno ai laghi, riscoprire le sponde, osservare la biodiversità, leggere la storia del paesaggio, ascoltare ciò che questi luoghi hanno da dirci.

Passeggiate intorno ai laghi: 20 itinerari tra Trentino, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, in libreria dal 6 giugno per Ediciclo Editore nella collana Outdoor, è la prima guida escursionistica dedicata esclusivamente ai laghi del Nordest con itinerari pensati per tutti, spesso con doppia opzione: una più accessibile e una che richiede una buona preparazione fisica, ma senza difficoltà tecniche. Le tracce GPS scaricabili dal sito Ediciclo rendono la fruizione ancora più comoda.

Tra le mete selezionate: Tovel e Levico in Trentino, Cavazzo, Barcis e Doberdò in Friuli-Venezia Giulia, Santa Croce e Fedèra in Veneto. Oltre ai grandi classici, non mancano luoghi poco conosciuti, come i laghetti della Rimonta in Valbelluna; o le risorgive di Pordenone, cuore liquido di una città nata tra corsi d’acqua e rogge, oggi quasi dimenticate.

Il volume unisce rigore escursionistico e sguardo narrativo: le schede tecniche, i box di approfondimento, le fotografie, sono arricchiti da riflessioni sul valore degli ecosistemi e sulla convivenza delicata tra uomo e natura. L’autrice invita a “non consumare il paesaggio”, ma ad abitare l’esperienza della camminata con consapevolezza. Dal lago di Sorapìs (Belluno), dove il turismo ha ormai trasformato il contesto, al lago di Cavazzo (Udine), per cui si parla di rinaturalizzazione, ogni itinerario è anche un’occasione per pensare.

La guida si presta a diversi livelli di lettura: turismo lento, memoria storica, natura, ecologia, cultura locale. I laghi diventano così sentinelle del territorio e porte d’accesso a un Nordest da riscoprire.