Per visionare le verifiche scolastiche dei propri figli bisogna presentare una richiesta formale e pagare: scoppia il caso a Brescia

Per visionare le verifiche scolastiche dei propri figli, oltre mille famiglie bresciane dovranno presentare una richiesta formale di accesso agli atti e, in caso di parere favorevole, pagare un contributo economico. Accade all’Istituto comprensivo Nord 2 di Brescia, che raggruppa le primarie Sauro, Arici, Alighieri e Quasimodo e le secondarie Virgilio e Pirandello. Tramite una circolare, la dirigente scolastica ha precisato che “gli elaborati scritti degli alunni sono atti amministrativi e devono essere conservati in originale presso la sede istituzionale”. Non è quindi consentito inviare a casa i compiti corretti: i genitori, infatti, dovranno formalizzare la richiesta attraverso un modulo e allegare il pagamento previsto per legge.

La richiesta di accesso agli atti e la polemica

La dirigente scolastica ha poi precisato che “le famiglie potranno presentare un’unica richiesta di accesso agli atti valida per tutto l’anno”. Ma Quanto costa poter visionare le prove svolte in classe dai propri figli? “0,25 euro per ogni foglio formato A4 senza necessità di oscuramento dati, 0,50 euro per il formato A3 e 1 euro per documenti che richiedono la copertura di informazioni riferite a terzi studenti”.

Alunni in classe
Per visionare le verifiche scolastiche dei propri figli bisogna presentare una richiesta formale e pagare: scoppia il caso a Brescia (Fonte Ansa) – Blitz Quotidiano

Questa disposizione, pubblicata con una circolare il 25 ottobre, ha suscitato malumori e proteste tra i genitori, che parlano di una burocrazia eccessiva e di una limitazione del diritto di seguire il percorso scolastico dei propri figli. Alcuni genitori hanno poi suggerito alcuni metodi alternativi alla consegna a casa delle verifiche, come per esempio una fotocopia delle stesse oppure il caricamento del file sul registro elettronico. Al momento, però, queste proposte sono state respinte. La dirigente scolastica ha infine sottolineato: “Sarà sempre possibile la visione degli elaborati originali durante i colloqui individuali con i genitori per consentire la discussione pedagogica e l’analisi dettagliata degli errori, questo al fine di rendere meno stringente la necessità per i genitori di richiedere sistematicamente l’accesso agli atti”.

 

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