
Serve attuare i progetti del Pnrr dedicati al verde urbano e applicare la legge sugli spazi verdi nelle città per renderle più resilienti
Migliorare la capacità di assorbimento di CO2 delle foreste e dei suoli forestali agevola il raggiungimento della neutralità climatica. Perché gli ecosistemi forestali sono i principali serbatoi naturali terrestri di carbonio e quando sono in salute, e gestiti in maniera sostenibile, la loro capacità di assorbimento aumenta.
Il decreto legislativo 34 del 2018 (Testo unico in materia di foreste e filiere forestali) e la Strategia forestale nazionale hanno riavviato un’attenzione positiva per i nostri boschi, che rappresentano il cuore naturalistico nazionale (oltre 12 milioni di ettari e quasi il 40% del territorio italiano) e sono la base della nostra ricchezza di biodiversità forestale (conserviamo 39 habitat forestali di livello europeo di cui 12 di interesse prioritario). Basti pensare al carbonio organico immagazzinato negli ecosistemi forestali italiani (1,24 Gt, di cui il 57% accumulate nei suoli forestali) per comprendere la centralità degli ecosistemi e dei suoli forestali per contrastare i cambiamenti climatici.
Ma la distanza tra la teoria e la pratica, tra quello che è necessario e quello che realmente si realizza, è motivo di preoccupazione perché vediamo aumentare i rischi indotti dalla crisi climatica e allontanarsi l’obiettivo di frenare il degrado degli ecosistemi forestali. Un’ulteriore preoccupazione è il ritardo con cui il nostro Paese procede con la gestione forestale sostenibile, sottolineata da un altro ritardo nell’applicazione delle linee guida per una gestione forestale più vicina alla natura approvate lo scorso luglio dalla Commissione europea. Non è un caso che nel nostro Paese solo il 16% dei territori boscati abbia un Piano forestale vigente e che la certificazione forestale interessi appena il 10% delle foreste pianificate.
Occorre un deciso cambio culturale e serve un forte impulso istituzionale, scientifico e tecnico per non perdere il buon lavoro fin qui realizzato con il dlgs 34/2018 e la Strategia forestale nazionale. E serve attuare i progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dedicati al verde urbano e applicare veramente la legge 10/2013 sugli spazi verdi urbani per imporre il verde come una strategia di adattamento ai cambiamenti climatici. Promuovere la messa a dimora di alberi e creare boschi nelle città è una pratica semplice e poco costosa, che ha un impatto positivo sulla qualità della vita e sul pianeta.
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