Piovono mattoni

“Un esercito di piccoli e grandi ecomostri avanza incontrastato visti i pochi abbattimenti”. L’editoriale del direttore Francesco Loiacono al numero di settembre di Nuova Ecologia

Il mattone non conosce crisi, si sa. Ma in Italia quello illegale prospera oltre misura, e continua a rubarci il presente e il futuro deturpando il paesaggio, esponendo a rischio idrogeologico i nostri già fragili territori, sottraendo spazio alla natura e all’agricoltura. Gli illeciti nel ciclo del cemento, si legge nell’ultimo “Rapporto Ecomafia” di Legambiente, sono cresciuti di oltre il 28%, con una vera impennata negli ultimi anni. Nel 2022 le abitazioni abusive, certifica l’Istat, sono aumentate del 9,1%. “Preoccupa – scrive l’Istituto nel suo ultimo dossier sul benessere equo e sostenibile – la persistenza del fenomeno in forza del quale, in gran parte del Paese, una quota significativa della produzione edilizia continua a operare fuori dalla legalità, nell’aspettativa di futuri condoni”.

Questo esercito di piccoli e grandi ecomostri, come è rappresentato nella copertina di questo mese, avanza indisturbato e incontrastato, visti i pochi abbattimenti eseguiti dai Comuni, con i sindaci “intimoriti” del ricatto elettorale se non da altro tipo di minacce, e la norma che trasferiva l’onere delle rimozioni ai prefetti indebolita da una circolare del ministero dell’Interno. Eppure, denuncia l’Ispra, in Italia continuiamo a consumare ben 2,2 m2 di suolo al secondo. Di fronte a questi numeri, è risibile la vecchia argomentazione dello “stato di necessità” che porta a costruire, lecitamente o abusivamente.

Intanto sullo Stretto di Messina, le comunità calabresi e siciliane vivono con scetticismo l’attesa del ponte. Il nostro reportage a firma di Rocco Bellantone, con le foto di Valentina Battiato e Tonino Sanfedele, racconta la rassegnazione verso una decisione presa, come sempre, a centinaia di km di distanza. Tra le voci contrarie al progetto, questo mese leggiamo quella della scrittrice messinese Nadia Terranova, che a colloquio con l’autore calabrese Valerio De Nardo difende lo Stretto, definendolo una “radice acquatica ambigua e letteraria”. Ci ricorda inoltre che il mare va attraversato, non sorvolato su una lastra di cemento.

In allegato a questo numero trovate il documento congressuale di Legambiente. La più grande associazione ambientalista d’Italia si riunirà nel suo XII congresso nazionale a Roma, dall’1 al 3 dicembre. Già da questo mese si apre però il percorso, con i primi appuntamenti dei comitati regionali. Un cammino, quello descritto nel documento, che potrete leggere insieme alla nostra rivista, che vuole dare un contributo al Paese per superare la crisi climatica e costruire un futuro di pace.