Prevenire l’invasione

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‘Ipbes stima che le specie aliene invasive causano 423 miliardi di dollari di danni all’anno’

Nel dicembre 2022 quasi tutti i Paesi del mondo hanno concordato, nell’ambito di un accordo Onu per proteggere la biodiversità, di ridurre almeno della metà l’introduzione e l’insediamento di specie invasive: animali, piante, funghi e altri organismi che arrivano e si diffondono in regioni al di fuori dei loro areali naturali. 

Lo scorso settembre, un rapporto della Piattaforma intergovernativa di politica scientifica sulla biodiversità e i servizi ecosistemici delle Nazioni Unite, l’Ipbes, ha rivelato che nel corso degli ultimi secoli gli esseri umani hanno introdotto intenzionalmente o involontariamente più di 37.000 specie aliene. Di queste, più di 3.500 sono considerate “invasive” perché dannose, non solo per le specie e gli habitat in cui arrivano, ma anche per i benefici materiali e immateriali che la natura offre alle persone: alimenti, fibre, legname e servizi ecosistemici, come la regolazione dei ritmi delle piogge e la purificazione dell’acqua. Le specie invasive rendono inoltre gli ecosistemi più vulnerabili, riducendo la biodiversità. 

Ipbes ha stimato che ogni anno le specie aliene invasive causano danni per l’economia globale pari a 423 miliardi di dollari, quattro volte maggiori di quelli registrati nel 1970. Secondo il rapporto della Piattaforma, le specie aliene invasive sono state un fattore importante nel 60% delle estinzioni registrate di piante e animali. Gli autori del dossier sottolineano che di fronte alla crescente crisi delle specie aliene invasive l’opzione dell’inazione ha costi molto alti, mentre il controllo è possibile ma non sempre funziona. La strada più efficace è allora quella di prevenire il loro arrivo, con la valutazione dei rischi prima di introdurre una specie o l’adozione di misure di biosicurezza. Il rapporto Ipbes conclude che per la prevenzione e il controllo delle specie aliene invasive sono fondamentali consapevolezza, impegno e sviluppo delle capacità dei cittadini e dei portatori di interesse.