
Dal tracciamento di ogni svuotamento alla bolletta finale. Così in provincia di Alessandria
il Gestore di igiene ambientale lavora da 10 anni per una tariffazione più equa
Ha albeggiato da poco a Bosco Marengo, un piccolo Comune incastonato tra le colline del Monferrato. Lungo le strade ancora addormentate del borgo si avverte solo il rumore del mezzo addetto alla raccolta porta a porta dei rifiuti. L’operatore si ferma ad ogni portone e, prima di svuotare il contenitore esposto la sera precedente dalla famiglia che vi abita, avvicina il polso, sul quale spicca un piccolo dispositivo grigio, poco più grande di un orologio. Si chiama ArcoBEAT ed è un sistema portatile per la lettura, la georeferenziazione, l’archiviazione e l’invio dei dati relativi al servizio di raccolta dei rifiuti, connesso a una controller (Arco40EVO) installata a bordo del mezzo addetto alla raccolta. Leggendo a distanza il TAG UHF, applicato sul contenitore e associato in modo univoco all’utenza, il dispositivo emette un suono lieve, un beep, che, alle orecchie addestrate dell’operatore, indica l’avvenuta registrazione dello svuotamento.
LA TARIFFA PUNTUALE CALCOLATA SUGLI EFFETTIVI SVUOTAMENTI
L’operazione si ripete uguale ogni giorno. In questo modo ogni lettura fisica si trasforma in dato, che viene trasmesso da remoto a un gestionale. Sulla base di queste informazioni, raccolte mese dopo mese in modo analitico per ciascuna utenza, verrà poi emessa automaticamente la fatturazione che, secondo il sistema di tariffazione puntuale, premierà le famiglie più virtuose nel differenziare i rifiuti.
A rendere possibile l’intero processo, in modo integrato, trasparente e pienamente compliant alla normativa, sono le soluzioni digitali messe a disposizione da DNA Ambiente ad AMAG Ambiente, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti e il servizio di igiene ambientale ad Alessandria e in altri 23 Comuni della provincia, tra cui Bosco Marengo.
UN PROCESSO DI DIGITALIZZAZIONE CHE È CRESCIUTO NEL TEMPO
“Con DNA Ambiente la nostra azienda ha una storia che parte da lontano”, sottolinea il direttore di AMAG Ambiente, Francesco Moretti. Per precisione, sono passati oltre dieci anni da quando il Gestore scelse la soluzione applicativa ECOS4UTILITY per l’organizzazione di alcuni servizi di igiene ambientale: dalla gestione dei formulari al parco mezzi. A fine 2024, AMAG Ambiente ha deciso di ampliare questa collaborazione investendo su nuovi pacchetti relativi alla tariffa puntuale, il cui avvio nei 23 Comuni della provincia è previsto per il 2026. Già da due anni, però, sul territorio è partita l’attività di raccolta dei dati degli svuotamenti effettuati, fondamentale per migliorare la qualità della raccolta e arrivare ad applicare una tariffa più equa, perché basata sull’effettivo “consumo” del servizio come nei mercati Energia, Gas ed Idrico, ossia sulla reale produzione di rifiuti di ciascuna utenza.
L’APP JUNKER PER COMUNICARE MEGLIO CON GLI UTENTI
Questo processo virtuoso è stato accompagnato dall’adozione di un’altra soluzione che è parte dell’ecosistema digitale di DNA Ambiente: Junker, la più evoluta e diffusa app italiana per la raccolta differenziata. L’app, che è scaricabile gratuitamente, ha innovato la comunicazione con i cittadini, offrendo loro un accesso unico, veloce e intuitivo ai servizi ambientali e supportando anche le campagne di sensibilizzazione ambientale.
Junker fornisce inoltre informazioni complete e geolocalizzate sulle modalità e le tempistiche di conferimento dei rifiuti, identificandoli attraverso una semplice scansione del codice a barre o riconoscimento fotografico. In tempo reale la piattaforma indica in quale contenitore conferire il prodotto o in quale punto di raccolta portarlo, offrendo inoltre la possibilità di visualizzare su mappa quello più vicino.
“La scelta di dotarsi di Junker app – spiega Moretti – è stata assolutamente necessaria e vincolante nel momento in cui siamo andati a estendere la raccolta porta a porta nei nostri 23 piccoli Comuni, in quanto ci sembrava lo strumento tecnologicamente migliore per poter comunicare con gli utenti”.
UN ECOSISTEMA INTEGRATO CON DECENNI DI ESPERIENZA
La possibilità di usufruire di servizi nativamente digitali e perfettamente integrati si coniuga in questo caso con l’esperienza maturata nel settore dalle aziende che compongono l’ecosistema di DNA Ambiente.
“Abbiamo emesso la prima fattura in ambito di tariffazione puntuale nell’agosto del 2003. Dunque la nostra esperienza in questo ambito ha ormai più di 20 anni e ci consente oggi di mettere a disposizione dei territori soluzioni davvero integrate, dove tecnologia, gestione puntuale dei dati e coinvolgimento attivo dei cittadini concorrono a generare un concreto valore ambientale, economico e sociale” – Alessandro Lazzari, board member di DNA Ambiente
TUTTI I DISPOSITIVI SONO PRODOTTI INTERNAMENTE
In quest’ottica DNA Ambiente ha fatto la scelta di produrre internamente i dispositivi impiegati per la rilevazione automatica di ogni svuotamento dei contenitori.
“Sin dall’inizio abbiamo deciso di sviluppare all’interno del nostro
circuito produttivo sia la scheda madre che l’hardware, per ottenere un prodotto tecnologico sviluppato sulla base delle esigenze concrete dei nostri clienti” – Stefano Zamara, Sales Manager Technology di Sartori Ambiente
UNA TARIFFA PIÙ EQUA E UNA RACCOLTA DIFFERENZIATA PIÙ SPINTA
L’obiettivo finale è mettere in rete nel miglior modo possibile tutti gli attori della filiera dei rifiuti urbani per rendere più efficiente la gestione ambientale e ridurre la quantità di rifiuti prodotti. A Bosco Marengo la raccolta differenziata ha già superato l’80%. Un risultato eccellente, che l’imminente passaggio a un sistema di tariffazione puntuale non potrà che consolidare, fungendo da pungolo gentile per stimolare i cittadini-utenti-contribuenti ad adottare comportamenti sempre più virtuosi, leggendone i benefici, nero su bianco, in bolletta.
Per dirla con le parole dell’Ispra, “la tariffazione puntuale, basata sui principi europei di “chi inquina paga” e “paga per quello che butti” (PAYT – “Pay-As-You-Throw”), consente agli utenti di beneficiare di tariffe più vantaggiose attraverso la misurazione dei rifiuti conferiti. Questo meccanismo premiale diventa un elemento chiave nell’incoraggiare comportamenti ambientali responsabili, superando un approccio puramente sanzionatorio”.
LE DUE TRANSIZIONI GEMELLE
È lo stesso Istituto a seguire pazientemente, anno dopo anno, il percorso dei Comuni italiani verso questo modello di tariffazione. Nel 2022 i comuni che adottavano il sistema di tariffazione puntuale del servizio di gestione dei rifiuti urbani erano 1278. Cinque anni prima, nel 2017, erano 341 appena. Quindi, seppure lentamente e con forti differenze regionali, la transizione è in corso. Grazie (anche) al digitale.