Il Consiglio Comunale di Milano ha dato il via libera alla vendita dello stadio San Siro a Inter e Milan. La delibera è passata con 24 voti favorevoli, 20 contrari e nessun astenuto, segnando un punto di svolta nella storia sportiva e urbanistica della città.
Con questo atto, il Comune cede alle due società l’impianto e le aree circostanti, consentendo così la realizzazione di un nuovo stadio da oltre 70.000 posti. L’attuale Meazza sarà demolito per circa il 90%, mentre una parte del secondo anello resterà in piedi grazie al vincolo imposto dalla Soprintendenza, che lo ha riconosciuto come bene di valore storico.
Al termine delle votazioni, il vice-sindaco Anna Scavuzzo ha dichiarato: “Abbiamo provato a scrivere una pagina nuova, e siamo solo all’inizio. C’è soddisfazione rispetto alla prospettiva di trasformare l’area di San Siro, su cui c’era preoccupazione per un futuro incerto”.
Progetti e trasformazioni dell’area
In attesa dei rendering ufficiali, già si conoscono alcune linee guida della trasformazione. Inter e Milan intendono destinare 43.000 metri quadrati agli uffici, 20.000 agli alberghi e 15.000 ai parcheggi. Accanto al nuovo impianto sorgeranno negozi, ristoranti, hotel e un museo dedicato alle due società.
Sul fronte viabilità, verrà demolito e ricostruito il tunnel Patroclo, originariamente realizzato per Italia ’90, così da allontanare le abitazioni di via Tesio dal futuro stadio. Importante anche la scelta urbanistica di non cementificare metà dell’area circostante: al termine dei lavori, almeno 80.000 metri quadrati di verde torneranno di proprietà del Comune di Milano, con spese a carico dei club.

Il nuovo stadio tra Olimpiadi ed Europei
Il nuovo stadio di Milano si inserisce in una programmazione a lungo termine. L’attuale San Siro ospiterà la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, per poi lasciare definitivamente spazio al nuovo impianto. L’obiettivo dichiarato è completare i lavori entro il 2032, quando l’Italia ospiterà insieme alla Turchia gli Europei di calcio.
Il progetto architettonico è stato affidato a due realtà di livello mondiale: Foster + Partners, guidato da Norman Foster e già autore del nuovo Wembley, e Manica Architecture, lo studio diretto da David Manica, che ha firmato impianti iconici come l’Allegiant Stadium di Las Vegas e il Lusail Stadium in Qatar, teatro della finale dei Mondiali 2022.
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