Scandalo a Cannes 2025, un attore è stato bandito dal red carpet (il motivo è molto grave)

Iniziato da pochissimi giorni, scoppia già il primo scandalo al Festival di Cannes 2025. L’attore francese Théo Navarro-Mussy è stato escluso dal red carpet del film Dossier 137, in concorso ufficiale, a causa di pesanti accuse di stupro e violenza sessuale mosse da tre sue ex compagne. Anche se i fatti contestati non sono legati al film, il festival e i produttori hanno deciso congiuntamente di impedirne la presenza all’evento. Si tratta della prima volta nella storia della manifestazione che un attore viene formalmente bandito per motivi legati a violenza sessuale.

L’attore ricopre un ruolo secondario in Dossier 137, film diretto dal vincitore del César Dominik Moll, ambientato durante le proteste dei gilet gialli (2018-2019) in Francia, che racconta la storia di un giovane colpito da un proiettile antisommossa e dell’indagine guidata dall’ispettrice Stéphanie, interpretata da Léa Drucker. Il lungometraggio è una delle opere in concorso ufficiale al festival, il che rende ancora più delicata e significativa la scelta della direzione di Cannes di vietare la partecipazione dell’attore alla première tenutasi al Palazzo del Cinema. In una nota congiunta, i produttori hanno accettato l’esclusione di Navarro-Mussy, aggiungendo però che “i fatti precedono di molto la realizzazione del film“.

Dichiarazione

“Anche se i fatti contestati precedono di molto la realizzazione del film, abbiamo deciso insieme alla direzione del festival che la persona in questione non avrebbe accompagnato il film a Cannes, per rispetto nei confronti delle querelanti e della parola delle vittime, e senza pregiudicare la presunzione d’innocenza dell’accusato. La direzione del Festival di Cannes è stata molto chiara nel non voler dare visibilità a nessuna persona sospettata di violenze sessiste o sessuali. Per Haut et Court, questi temi ci stanno particolarmente a cuore, per cui questa decisione è stata del tutto naturale, così come lo è stata per Dominik Moll, la cui posizione su questi temi è sempre stata molto netta” – I produttori Caroline Benjo e Carole Scotta

Dossier 137
Immagine tratta da Dossier 137, fonte: Haut et Court

Il delegato generale Thierry Frémaux ha confermato che la decisione è stata presa “caso per caso”, sottolineando che se il procedimento dovesse concludersi con l’assoluzione dell’attore, il divieto potrebbe essere revocato. Frémaux ha inoltre ricordato che, a partire da quest’anno, Cannes ha introdotto una nuova clausola per tutti i film in concorso: ogni produzione deve assicurare il rispetto della sicurezza, dell’integrità e della dignità delle persone coinvolte, durante e oltre il processo di realizzazione dell’opera.

Secondo quanto riportato da Télérama, Navarro-Mussy è stato oggetto di una prima indagine penale recentemente archiviata, ma le presunte vittime hanno annunciato che porteranno avanti una causa civile. Cannes, nel frattempo, ha voluto inviare un messaggio forte e chiaro: nessuna tolleranza per chi è sospettato di violenza sessuale, anche prima di una condanna formale. Il caso Navarro-Mussy arriva in una settimana già tesa per il cinema francese. Infatti, poche ore prima, l’attore Gérard Depardieu è stato condannato con pena sospesa per aggressione sessuale, nella causa più mediatica legata al movimento #MeToo in Francia.

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