Roma, 29 ott. (askanews) – “La legge 28 del 2000 e le delibere dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni stabiliscono chiaramente che i comitati referendari sono soggetti politici a tutti gli effetti. Questo significa che chi apre e organizza un comitato referendario compie, a tutti gli effetti, un gesto politico. È per questo che ritengo che il comitato dell’Anm sia in contrasto con lo spirito e con la lettera di quella legge, e soprattutto che sia estremamente inopportuno”. Lo ha dichiarato a Coffee Break, su La7, il viceministro Fi della Giustizia Francesco Paolo Sisto
“Come ha ricordato il Presidente della Repubblica – ha sottolineato Sisto- il magistrato non deve soltanto essere terzo e imparziale, ma deve anche apparire tale. E il Capo dello Stato ha richiamato anche un’altra parola fondamentale: l’umiltà. Credo che oggi l’Anm corra il rischio, tutto autoreferenziale, di smarrire proprio questi principi”.
“Le manifestazioni ANM degli ultimi giorni, con la partecipazione di figure come Ranucci, Bennato e Mannoia & co., – ha detto ancora il viceministro- danno l’idea di un coinvolgimento politico esplicito della magistratura associata, di una sua chiara sintonia con l’opposizione a questo governo. Oggi, il Pd e l’Anm sembrano sulla stessa linea, e questo non va bene. Perché, per principi normativi e deontologici consolidati, la magistratura deve restare autonoma e indipendente da ogni forma di schieramento”. C
